Nick: AUGUSTO82 Oggetto: CHE BELLA LA CINA COMUNISTA Data: 20/7/2006 10.59.10 Visite: 183
PECHINO — La nuova parola d’ordine? Compagni contadini, fatevi un po’ più in là. In Cina è vita sempre più dura per chi viene dalla campagna. Tutto è cominciato come un esperimento in una scuola media di «frontiera» di Wuhan, Cina centrale: l’istituto «Decai», al confine tra città (oltre sette milioni di abitanti) e risaie. All’inizio dello scorso anno scolastico, il provveditore ha autorizzato il preside a formare otto classi per soli «figli di contadini» separati per la prima volta nella storia moderna del Paese dai «figli dei cittadini ». I risultati, con le lezioni appena terminate, sono stati giudicati soddisfacenti, tanto che da settembre saranno dieci le scuole, nella metropoli che si affaccia sul medio corso del fiume Yangzi, a creare classi separate a seconda della provenienza dei nuovi iscritti: contadini da una parte, cittadini dall’altra. La notizia, data con risalto dal Beijing Chenbao, quotidiano del mattino di Pechino, ha creato non poche polemiche: genitori che hanno telefonato per protestare; studenti in lacrime per quella che è stata giudicata una vera e propria «umiliazione»; politici locali che hanno bonariamente commentato: «È stata presa una decisione sbagliata partendo comunque da buone intenzioni ».
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