BURUNDI
L'ultimo decennio di guerra tra le due maggiori componenti etniche del Burundi, i Tutsi e gli Hutu, iniziato nel 1993, ha provocato almeno 300.000 morti ed un milione di sfollati.
Le due principali formazioni ribelli hutu sono le CNDD-FDD (Consiglio Nazionale per la Difesa della Democrazia con il proprio braccio armato, le Forze per la Difesa della Democrazia) di Pierre Nkurunziza e le FNL (Forze di liberazione nazionale) di Agathon Rwasa, i principali antagonisti del Governo di coalizione nazionale, almeno fino all'estate scorsa.
Nell'estate del 2003 iniziano, infatti, dei colloqui tra il Governo di unità nazionale, guidato dall'Hutu moderato Domitien Ndayizeye e le CNDD-FDD. Le lunghe trattative culminano con un accordo, definito "storico", dell'8 ottobre 2003 nel quale vengono decisi i futuri assetti che dovranno avere Governo, Parlamento e forze armate, da sempre controllate da lobby tutsi.
Alle trattative non hanno partecipato le FNL, avendo sempre rifiutato ogni ipotesi di dialogo con il Governo, accusato di essere succube delle forze armate fino ad adesso dominate dai Tutsi, Ma sembra che anche le FNL stiano ammorbidendo la loro intransigenza, forse anche a causa dell'isolamento nel quale sono rimaste: è stato recentemente programmato un incontro tra Governo e rappresentanti dei ribelli per discutere del cessate il fuoco e per porre le basi per una trattativa, da tenersi a breve.
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