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Nick: hightecno
Oggetto: eros & pathos
Data: 2/2/2004 12.18.3
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La responsabilità e il rispetto nei confronti di noi stessi e delle persone che ci circondano, dovrebbe essere il presupposto su cui costruire tutti i nostri rapporti. Il concetto di autonomia fornisce sia la chiave interpretativa che il fondamento di questa affermazione. L’individuo autonomo è colui che si dimostra capace di trattare gli altri come tratterebbe se stesso, e che nel fare ciò adotta comportamenti assolutamente individuali, scevri da ogni sorta di condizionamento esterno.

Le relazioni autentiche, fondate su sentimenti e presupposti validi, si nutrono anzitutto della fiducia e responsabilità delle persone coinvolte, capaci entrambe di assumersi sulle proprie spalle la responsabilità di comportamenti adottati e delle scelte compiute. Il senso di insoddisfazione, l’inquietudine e la sofferenza che ci logorano internamente, sono in genere chiari campanelli d’allarme, segnali che la nostra anima emette per manifestare il proprio disagio.
Essere noi stessi singole individualità è già di per sé difficilissimo, ma ancor più arduo è riuscire a porsi all’interno di una relazione amorosa in modo autentico. Ogni individuo è la testimonianza di se stesso quando riesce a rinunciare a tutti quei processi di identificazione a cui l’esistenza ci sottopone sin dal momento della nascita.
Se infatti è innegabile che il meccanismo di identificazione agevoli il nostro processo di crescita, altrettanto vero è che per diventare persone autonome e indipendenti da un punto di vista interiore, occorre liberarsi dal pressante bisogno di fare riferimento a un modello esterno.
Il processo di crescita individuale consiste anzitutto in un lungo e inarrestabile percorso di differenziazione. Sebbene siamo portati a fare continuo riferimento ai modelli - e quindi alle persone - che ci hanno accompagnato lungo il nostro percorso di crescita, e nonostante che questo riferimento avvenga spesso in maniera del tutto inconscia, è necessario imparare a camminare sulle proprie gambe senza confidare nell’aiuto di nessuno.
Siamo ciò che siamo in virtù di storie, vicissitudini ed esperienze particolarissime, individuali, che dovrebbero davvero farci sentire esseri unici. Cercare di strutturarci secondo un modello che non ci appartiene, riferendoci a immagini concrete o ideali che qualcun altro ha saputo creare e proporci, non può che essere un errore. Sviluppare e portare dentro di noi questo senso di differenziazione rispetto a regole, modelli e canoni prestabiliti, è fondamentale per il nostro benessere psicofisico. Questo principio è valido nell’ambito di tutte le relazioni interpersonali, ma si manifesta con maggior efficacia all’interno della dimensione amorosa. Un partner autoritario, portato a stabilire che cosa sia lecito e cosa sia ingiusto, immorale, «eccessivo», non solo tende a privarci della nostra libertà ma, soprattutto, calpesta la nostra dignità di esseri umani. Nessuno può stabilire quale sia il modello in cui dovremmo identificarci, nessuno può trasformarci nella brutta copia di una determinata immagine. La nostra fisionomia psicologica dovrebbe essere il risultato di esperienze scaturite dai nostri desideri, dalle nostre scelte, e non il frutto di tendenze coercitive messe in atto dalle persone che ci circondano.

Il recupero della nostra individualità è un impegno gravoso, un lavoro lungo e impegnativo che dobbiamo portare a compimento con le nostre sole forze. Non intraprendere questo viaggio verso la conquista dell’autonomia significherebbe dover pagare un prezzo molto alto: trasformarci in esseri viventi che non hanno consapevolezza del loro stesso esistere. Ma attenzione: vivere un intenso legame di coppia non significa di certo impedire che ciò avvenga.
Gli amanti sentono con il lento procedere del tempo che l’uno appartiene all’altra, che la vita si illumina di significati incredibili proprio nel momento in cui la persona non si sente più sola: in virtù del legame stabilito, ha inizio per loro una vita completamente nuova. Dobbiamo ammettere che si tratta dell’esperienza più intensa che un essere umano possa vivere. Gli amanti sono ormai compatti in un’unione che non ammette intrusi: uniti, rappresentano l’unica verità del mondo.
In questa situazione non esiste solitudine né insoddisfazione, ma proprio questa unione così salda potrà permettere ad entrambi di diventare individui autonomi e responsabili.




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eros & pathos   2/2/2004 12.18.3 (75 visite)   hightecno

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