Nick: insize Oggetto: M.C. ESCHER Data: 3/2/2004 16.18.24 Visite: 395
Maurits Cornelis Escher Maurits Cornelis Escher, nato a Leeuwarden il 17 Giugno 1898, riceve i primi insegnamenti in materia di disegno alla scuola secondaria di Arnhem, da F.W. van der Haagen, che lo aiutò a sviluppare la propria attitudine grafica insegnandogli la tecnica del linoleum. Dal 1919 al 1922 studia alla Scuola di Architettura e Design Ornamentale ad Haarlem, dove viene istruito nelle tecniche grafiche da S. Jessurun de Mesquita, la cui forte personalità influenzò pesantemente le sue scelte grafiche. Nel 1922 venne in Italia e nel 1924 si stabilì a Roma. Durante la sua decennale permanenza in Italia si impegnò in numerosi viaggi studio, visitando l'Abruzzo, la costa di Amalfi, la Calabria, la Sicilia, la Corsica e la Spagna. Nel 1934 lasciò l'Italia, sostò due anni in Svizzera e cinque a Bruxelles prima di stabilizzarsi a Baarn (Olanda) nel 1941, dove morì il 27 Marzo 1972, a 73 anni. Durante la sua carriera di artista, Escher fu affascinato principalmente dall'arte della struttura. Il suo lavoro degli esordi tendeva a rappresentare visioni di architetture e terre osservate durante i suoi viaggi, sempre riflettendo il suo interesse per la costruzione strutturale dei soggetti. I lavori che lo hanno reso noto in campo internazionale sono le opere successive al 1937. Queste opere sono la composizione di moduli e divisioni regolari del piano, costruzioni impossibili e spazi infiniti. Da allora alla morte nel 1972 fu guidato da un modo unico di intendere la matematica ed i suoi concetti. Attraverso le sue meravigliose creazioni, Escher è stato capace di tracciare un simbolico ponte tra i reami dell'arte e della scienza. E' curioso notare le attiguità che si rilevano tra la letteratura di Howard Philips Lovecraft e la pittura di Escher, forse per il comune talento di costruire e rendere chiari alla mente mondi inimmaginabili dalle prospettive distorte e/o impossibili. Così le copertine scelte per le varie edizioni dei libri del Solitario di Providence sono spesso state se non opere di Escher in persona, comunque ispirate alla sua visionarietà ed alla capacità di creare mondi estranei alla realtà come la conosciamo.
(convesso e concavo)
(corridoio)
(giorno e notte)
(gravitazione)
(sottosopra) p.s. avrei voluto inserire questo post nella categoria "arte"...ma manca nell'elenco!!!
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