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Nick: Buendia
Oggetto: immancabile per amatori
Data: 27/7/2006 13.11.6
Visite: 134

Frequenze Disturbate è la manifestazione più amata dagli indie rockers italiani. Vuoi per la splendida cornice in cui si svolge (Urbino), vuoi soprattutto per l’ottimo cast a cui gli organizzatori ci hanno abituato sin dagli esordi.

Ecco il programma di quest’anno:

Ven. 4 Agosto
Afterhours – Calla - ¡Forward Russia! (Tbc) - Montecristo

Sab. 5 Agosto
Cat Power *- Jose’ Gonzalez The Veils – Altri In Definizione

Dom. 6 Agosto
The Whitest Boy Alive (New Project By Erland Oye/Kings Of Convenience) -
We Are Scientists –
Tunng * - Non Voglio Che Clara **
Altri In Definizione

BIGLIETTO singola giornata 20 euro + DP
ABBONAMENTO tre giorni 50 euro + DP
Apertura porte h. 19.00 - inizio concerti ore 20.00



NOTE SUGLI ARTISTI

AFTERHOURS (I)
In oltre quindici anni di carriera senza compromessi, il gruppo di Manuel Agnelli ha dispensato album memorabili ed intense esibizioni live, contribuendo in maniera decisiva ad indirizzare il pubblico dal mainstream verso proposte artistiche ben più ostiche ed interessanti. In perfetto equilibrio tra armonie e dissonanze, rock abrasivo e ballate avvolgenti, gli Afterhours sono di gran lunga la più importante indie band italiana.

CALLA (USA)
Il gruppo, fondato nel 1999 e composto da Aurelio Valle, Wayne Magruder e Peter Gannon, è stato definito come "il più rumoroso gruppo quieto" del rock di oggi. I Calla ammaliano e confondono l'ascoltatore, lo attirano a sè con I propri ritmi sostenuti e con la propria energia, ma uno sguardo più attento rivela le radici del suono dei Calla, che sono oscure e misteriose. In particolare, le registrazioni di "Collisions" (ultimo disco su Beggars) hanno visto il gruppo attraversare il momento più difficile della propria esistenza, ma le difficoltà hanno solo temprato i Calla, che pubblicano un disco meraviglioso, sfaccettato, romanticamente glorioso e soprattutto proveniente dal profondo del loro cuore.

¡FORWARD RUSSIA! (UK)
Un concentrato di energia in arrivo da Leeds per questa band che è un centrifugato di influenze e di irruenza sonora che trova equilibrio nei battiti dance. I ¡Forward Russia! arrivano per la prima volta in Italia per presentare il nuovo album “Gimme Me A Wall” dove si ritrova la new-wave, la dance, il prog, il metal, il punk, l’electro e anche un pizzico di emo. ¡Forward Russia! è uno dei nomi caldi della scena inglese, e sono stati i protagonisti già di tutti i festival più importanti oltre che aver fatto parte dell’NME New Music Tour di quest’anno dove le loro frenesie sonore il loro impatto distorto ed ai limiti della nevrosi ha convinto tutti tanto che la band, in quel momento ancora senza contratto, aveva già la fila di etichette pronte a metterla sotto contratto, scelta poi ricaduta sull’indie Dance To the Radio di loro stessa proprietà (in Italia Coop/V2).

MONTECRISTO (I)
Da Roma il rock’n’roll e punk di una band che arriva dalla capitale ma non lo si direbbe mai. In attesa di pubblicare il suo esordio sulla neonata etichetta Sleeping Star, i Montecristo si presentano ad Urbino forti della appena avvenuta registrazione del loro album d’esordio che si è avvalso della collaborazione in studio di Tony James (dei Generation X con Billy Idol e poi leader dei Sigue Sigue Sputnik oltre che collaboratore di Mick Jones nelle produzioni dei dischi dei The Libertines). Insomma i Montecristo puntano in alto ed è un nome che si farà molto sentire da qui in poi…


CAT POWER (USA)
Chan Marshall è nata in Georgia, è stata scoperta da Steve Shelley dei Sonic Youth, ha collaborato nei suoi dischi con artisti come i Dirty Three, Dave Grohl (Nirvana e Foo Fighters) ed Eddie Vedder (leader dei Pearl Jam) Chan Marshall è la voce e il volto femminile dell’indie-rock, una cantante che vive tra la sua magia e la sua complessità. Chan Marshall è una grandissima e dolcissima artista. L’ultimo album di Cat Power è The Greatest (uscito ad inizio 2006) un disco complesso e bellissimo che la folk-singer ha voluto registrare a Memphis con la collaborazione di una intera orchestra country. Fatto di suoni caldi e languidi (tra blue, folk, contry e rock intimista) The Greatest presenta una Cat Power serena, finalmente a suo agio con la sua vita e cosciente dei propri mezzi. Voce languida, suadente ed avvolgente, Cat Power con The Greatest emoziona come raramente capita di poter ascoltare.

JOSE’ GONZALEZ (SWE)
“Veneer” il debut album di questo cantautore 27enne svedese (di evidente origine argentina), è stato adorato dalla critica inglese nel 2005/2006 è stato Swedish album of the year, e a sorpresa è stato stabile nella top 10 UK per diverse settimane. José Gonzàlez emerge dal florido sottobosco scandinavo grazie alle sonorità acustiche intime, intense e malinconiche, alle spiccate e disparate influenze stilistiche (Nick Drake, Elliott Smith, Tim Buckley, Will Oldham, Chet Baker, fino alla Bossa brasiliana, il flamenco, il pampas tango), nonché allo straordinario utilizzo di una voce già matura, delicata, spesso sussurrata, eppure incisiva e penetrante. Josè Gonzalez è magico con la sua chitarra acustica che disegna panorami dolci e la sua voce che accarezza la melodia, una bravura da brividi.

THE VEILS (UK)
I The Veils ruotano attorno alla figura di Finn Andrews, figlio del più famoso Barry Andrews tastierista degli XTC e degli Shriekback, che con la propria singolare voce lamentosa ricalca le orme di Jeff Buckley con struggenti poesie e ballate da sogno dalle atmosfere prettamente crepuscolari che un paio di anni fa avevano emozionato soprattutto nel singolo Lavinia. Ora I The Veils hanno cambiato formazione e sono maturati (e molto migliorati sul palco), Andrews ora potrà dimostrare davvero di non avere timori reverenziali se verrà paragonato al talento di Damien Rice o di Ryan Adams. I The Veils Presenteranno in anteprima il loro nuovo disco in uscita su Rough Trade a fine settembre.


THE WHITEST BOY ALIVE (NOR)
“ The Whitest Boy Alive hanno iniziato come un progetto dance di musica elettronica nel 2003. Si sono velocemente evoluti in una band senza alcun elemento di programmazione". E' quanto recita la pagina di 'myspace.com' della band stessa, nuovo side-project dell'eclettico Erlend Oye dei Kings Of Convenience. L'occhialuto spirlungone che vive stabilmente a Berlino per l'occasione si fa chiamare 'Orlando Oko' e nella band canta e suona la chitarra. Con lui Sebastian Maschat alla batteria e Marcin Oz al basso. The Whitest Boy Alive, una produzione eterea e personale che concede la stessa quantità di spazio e di cura sia alla voce ariosa e allo stesso tempo intima di Erlend sia alle altre tonalità. Il risultato di questo slancio creativo è confluito in "Dreams", album dove ogni brano disegna un quadro a sé a formare una visionaria opera POP.


WE ARE SCIENTISTS (USA)
Keith Murray, Chris Cain e Michael Tapper, al secolo We Are Scientists, si autodescrivono come "generatori di musica rock del tipo intellettuale, talvolta epica, spesso rumorosa, vagamente ballabile, e implicitamente umanista; basta questo per capire che questa band e' destinata a conquistarsi un posto di rilievo nel panorama attuale facendo leva sull'originalita'. Nati nel 2000 e trasferitisi a New York poco dopo, hanno licenziato il loro esordio su lunga distanza "With Love and Squalor" su Virgin divenendo una delle band del nuovo r’n’r più seguite ed amate nei concerti live. Infatti tutta la tournèe inglese dei We Are Scientists è andata sold-out nel giro di poche ore.

TUNNG (SCO)
Questa band scozzese è forse la più originale (ri)scoperta della scena indie-rock-elettronica dell’ultimo anno. Suoni che stanno a metà strada tra il folk ed il post rock ma che si frullano e mixano con influenze sempre diverse come l’elettronica minimalista di estrazione germanica. Minimalista ed acustica ma allo stesso tempo complessa e progressiva, il secondo album dei Tunng “Comments Of The Inner Chorus” è tutto questo ma anche molto di più, Mike Lindsay (electronics e chitarra) e Sam Genders (voce solista e chitarra) è come se tenessero una lezione su come si fa musica acustica però muniti solo di strumenti elettronici… Ma i Tunng fanno unplugged elettronico?

NON VOGLIO CHE CLARA (I)

Sono tornati i Non Voglio Che Clara e questo nuovo disco (omonimo) è un pugno allo stomaco. Maestoso, composto con un talento che in queste tracce si apre in tutta la sua strabiliante bellezza**. Che esplora ancora una volta i crismi del cantautorato italiano con ascolti che vanno ben oltre la tradizione italiana in senso stretto e raccolgono l’amore per sonorità invero più britanniche, europee, internazionali. Qui piovono canzoni che abbracciano De Andrè e i Black Heart Procession, Smiths e Tenco, Endrigo. 








*  U A U

**
NO nun è over... NO! nun ce crer'...




:^ )




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