Nick: Shevagol Oggetto: tassisti.. Data: 30/7/2006 11.44.34 Visite: 88
Taxi, calci e pugni La protesta ultrà L’aggressione al giovane che a Milano ha strappato i manifesti dei tassisti contro il professor Giavazzi trasforma le liberalizzazioni da questione di corporazioni a scontro tra gang. Per chi non sapesse, Francesco Giavazzi è un mite docente della Bocconi, che da anni sul Corriere e altrove denuncia, dati alla mano e con acume, i crampi di un'economia asfissiata da settori privi di concorrenza. Non c'è categoria di cui Giavazzi non abbia additato la condizione di privilegio o monopolio a scapito del consumatore, al punto che riferendosi a un vasto programma di liberalizzazioni si usa parlare di 'agenda Giavazzi'. Ora, Giavazzi ha criticato il compromesso raggiunto tra governo e tassisti, e questi hanno diffuso manifesti in cui si invita a tormentare il professore "per il resto della sua vita" a clacsonate sotto casa. Un passante ha trovato incivile il manifesto e, strappandolo, si è meritato calci e pugni da un tassista. A parte la solidarietà al professore e al giovane, resta il fatto che in Italia è stato abolito il dibattito civile, sostituito da un nuovo standard: lo scontro tra ultrà. Di fronte non c'è più uno che la pensa diversamente, ma solo il "bastardo-pezzo-di-merda a cui dare una lezione". Come allo stadio. Giavazzi non è un editorialista che esprime opinioni e aiuta i suoi lettori a pensare, ma il nemico dei tassisti a cui farla pagare. Così impara, lo stronzo. Come se poi le liberalizzazioni fossero colpa di Giavazzi e non una necessità per i cittadini e l'economia. Aspettiamo i farmacisti. Venderanno a Giavazzi stricnina nascosta in confezioni di Aulin? (giuristifedericiani.org) |