Nick: Copia&Inc Oggetto: re:Il proibizionismo..... Data: 6/2/2004 14.56.11 Visite: 52
I ruggenti anni Venti e il proibizionismo Nel corso degli anni venti, la grande prosperità economica degli Stati Uniti fu vissuta, soprattutto nelle città, come un momento di entusiasmo e di consumi sfrenati. Il fascino di questi anni ricordati come Roaring Twenties, consisteva anche nel benessere e nella ricchezza delle famiglie: in molte case fecero la loro comparsa la radio e il frigorifero, oggetti che fino a pochi anni prima erano considerati generi di lusso e che stavano invece divenendo consumi di massa. Le grandi città cominciarono ad assumere l’aspetto che ancora oggi le distingue: grattacieli, metropolitane e intenso traffico. Il tenore di vita era molto alto, soprattutto presso le classi sociali più ricche: proprio contro questo mondo di ricchi accusato di essere corrotto e privo di fede religiosa, si scagliarono i conservatori. Questi fecero pressione perché fosse vietato il consumo di alcolici, giudicato la causa principale dei comportamenti immorali. Nel 1919 così venne approvata una legge che proibì la produzione, il commercio e il consumo di qualunque bevanda alcolica in tutti gli Stati Uniti. Questo divieto imposto dalla legge si chiamava proibizionismo, ma il consumo degli alcolici non diminuì. La gente continuò a frequentare bar e locali notturni in cui illegalmente venivano servite bevande alcoliche. La produzione di liquori divenne un’attività particolarmente redditizia e ben presto fu controllata da bande di criminali, i gangster, spesso di origine italiana. I gangster obbligavano i proprietari dei bar e locali ad acquistare i loro prodotti o a pagare una protezione. Nelle grandi città si scatenarono lotte all’ultimo sangue tra i gangster per il controllo del mercato clandestino di alcool. Il proibizionismo quindi aumentò la delinquenza e la corruzione. Seminò in molti casi violenza e paura. Anche la polizia fu spesso coinvolta nei loschi affari dei gangster e chiuse un occhio, in cambio di denaro, su molte attività illecite. Proprio per frenare gli effetti disastrosi del proibizionismo, la legge venne abrogata nel 1933. http://www.bdp.it/~sori0001/ipsiaso/esperienze/storia/anniventi.html
|