Chiesa scomunica Madonna in croce
"Il concerto a Roma una sfida blasfema"
Madonna che si fa issare su un'enorme croce fatta di specchietti, con una corona di spine attorno al capo, momento clou del suo "Confessions tour", non è andata giù al Vaticano. E a pochi giorni dall' unica tappa italiana, prevista per domenica a Roma, su lady Ciccone piove la scomunica. "Farsi crocifiggere nella città dei papi è uno scandalo creato ad arte - dice il cardinal Tonini a La Stampa -, provo pietà per lei".
Gli assaggi dello show di Madonna in America e a Cardiff, prima tappa europea, sono bastati al Vaticano per condannare l'artista. Dalla Santa Sede sono in molti a chiedere di bloccare (o quantomeno modificare) il concerto che la popstar ha in programma in Italia. Madonna viene accusata di essere anticlericale, dissacrante e di insultare il Cristo. "Verrà il momento in cui questa signora capirà che Gesù è morto in croce e ha versato il suo sangue anche per lei. Ha toccato il fondo" tuona il cardinale Ersilio Tonini. "E' come un bestemmiatore che non crede in Dio ma lo nomina di continuo - rincara la dose il vescovo Velasio de Paolis, segretario del supremo Tribunale della Segnatura Apostolica - . Per le vignette satiriche su Maometto è scoppiato il finimondo, qui invece una sconsiderata profana la croce nella culla della cattolicità e la fa franca".
A scandalizzare è soprattutto il merchandising che Madonna fa del suo nome, della religione e degli oggetti a questa legati: dalle croci griffate diventate gioielli, ai riferimenti a Gesù e ai cristiani. Tutto secolarizzato, insultato, svuotato di significato.
Nonostante le scomuniche, lady Ciccone però va avanti. Proprio come, nel 1989, quando il suo pezzo "Like a prayer" ricevette la condanna del Vaticano, per il mix tra erotismo e religiosità, ma diventò lo stesso una hit). Allo Stadio Olimpico tutto è pronto per ospitare il suo show: mille le persone coinvolte, tra addetti alla sicurezza, operatori, facchini. 22 i ballerini, 7 i costumi che la popstar cambierà e 4mila i cristalli Swarovsky utilizzati, molti dei quali finiti su quella croce oggetto del contendere.
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