Nick: mottino Oggetto: un'amico di 75 anni Data: 8/2/2004 19.19.45 Visite: 164
Questa domenica ve la voglio proprio raccontare: Oggi sono stato con il mio amico portoghese Giorgio,ovvero ruy geroge clemente da silva, ma ovviamente per me GIOGGIO in un club che lui frequenta di solito la domenica,davvero molto carino e dove io dovevo solo aggiustare na parabolica E’ un club di tutti portoghesi,ma io parlando spagnolo mi ammacchiavo bene, dove si sta bene si gioca a biliardo si vede la Tv con le partite straniere,"ovviamente" tranne quelle italiane, si beve birra e si mangia. Non cucinano tantissime cose,sono a conduzione familiare,ma per accompagnare le birre,per un totale di 4 mi pare,ci siamo "spuzzoliati" delle costine di maiale e di vitello,bhe non avevano molta carne ma erano ottime,mi so anche fatto spiegare dalla cuoca (tostissima)come si fanno L’abbinata costina-birra ci ha portato fino alla fine delle partite,bhe dopo ci siamo fatti una partita di carambola e poi siamo andati da un signore che lui conosce che vende roba usata,perché Paolo un nostro amico sud-africano/portoghese doveva trovare un cavo per la TV. Bhe qui ho fatto un piacevole incontro,il signore si chiama "don salvatore" nativo di potenza,un uomo con una infinità di cosa in comune con me. La prima è che io ho lavorato a Potenza un anno, cittadina orrida confermato anche da lui sta cosa, e poi dopo un po’ che parlavamo del più e del meno Giorgio mi dice che dobbiamo andare,ma don salvatore si incazza e dice :" paisà manc ò cafè te fai fa?" bhe sta cosa detta così vivendo all’estero da un proprio connazionale emigrante come me ed anche di una certa età mi ha preso al cuore,non potevo dirgli di no. Quindi ho detto Giorgio di accompagnare Paolo a casa e di passare dopo,così mi prendevo il caffé offertomi con tanto affetto da don salvatore. Bhe sapevo che avrebbe iniziato a parlare di tutta la sua vita,ma forse questo aspettavo,aveva le mani dure di chi conosce come pochi la fatica,il viso segnato dal tempo,aveva le rughe dell’esperienza impresse in volto……come non ascoltarlo. Dopo il caffé tira fuori anche la grappa,quella che uno conserva per le occasioni speciali,che bello sono li da mezz’ora e mi considera speciale,ed inizia la sua storia,e mi parla della gioventù vissuta a Napoli nei quartieri spagnoli,e la sua fuga d’amore in Venezuela. Come sento Venezuela mi si sgranano gli occhi,sapete tutti il mio amore per quella terra,lui mi guarda e dice :" ci sei mai stato??" Ed io :" si,e l’adoro come posto,è un incanto" lui mi guarda con occhi lucidi come di chi avesse trovato un tesoro mi stringe la mano e mi chiede se capisco lo spagnolo,io gli rispondo ancora si per la sua gioia….e da li un fiume di parole in spagnolo,leggevo nei suoi occhi la felicità di chi certe cose avrebbe sempre volute raccontarle ma non ha mai trovato chi l’ascoltasse. Mi racconta che la fidanzata era figlia di un boss di Napoli,che in Venezuela ha una figlia che vive ancora la,sposata con 4 bambini, mi mostra fiero come tutti i nonni fanno le foto dei nipoti,mi racconta mille cose, sembrava un fiume in piena. Che bello eravamo seduti io e lui In questo sgabuzzino che usa ormai da deposito per amici dove ha la sua televisione il suo frigo,e mille cianfrusaglie,tra cui quella che cercavamo,in un ambiente quasi irreale,mi racconta tutta la sua vita,della scomparsa della moglie,della scelta di lasciare la figlia alla Zia materna per andare in svizzera e trovare lavoro,e del lavoro di elettricista fatto per 40 anni. Sembrava che non passasse mai il tempo, invece no ritorna Giorgio per riportarmi a casa, ma sono contento da oggi ho un amico di 75 anni che prima di andare via mi ha abbracciato forte dicendomi :" qualunque cosa ti serve, chiedi pure a ma e nun te preoccupà" Che bello sono contento  |