Nick: POESIA_70 Oggetto: mannaggia a mort Data: 22/8/2006 22.38.41 Visite: 66
UCRAINA: PRECIPITA UN AEREO RUSSO, E' STRAGE DI BAMBINI MOSCA - Un primo disperato sos, l'annuncio del tentativo di un atterraggio di emergenza in piena campagna e senza carrello, poi altri tre may-day in rapida successione mentre il velivolo perdeva rapidamente quota e scompariva dai radar: si è consumata in due minuti, fra le 15:37 e le 15:39 ora di Mosca (le 13:59 italiane), la catastrofe di un aereo Tupolev 154 delle linee private Pulkovo, precipitato in Ucraina mentre era in volo fra la località turistica russa sul Mar Nero di Anapa e San Pietroburgo. A bordo, come hanno confermato nell'ultimo, drammatico appello i piloti, c'erano 159 passeggeri, fra cui 39 bambini, e 10 persone di equipaggio. Non ci sono sopravvissuti. Alcuni dei passeggeri erano stranieri, nella lista risultano degli olandesi. Nessun cognome può far pensare a italiani, secondo i primi accertamenti del consolato. Le cause della sciagura sembrano legate all'eccezionale ondata di maltempo che imperversava sulla zona, anche se fonti ucraine hanno parlato di un incendio sviluppatosi a bordo prima della caduta. E' comunque certo che non si sia trattato di un atto terroristico, tanto più che il Tupolev aveva cambiato quota da 9.000 a 10.000 metri proprio per evitare il fronte temporalesco. Esperti si sono detti convinti che la carlinga sia stata colpita da un fulmine. Il tentativo di atterraggio era in pratica disperato, in una zona totalmente priva di strutture e quindi senza poter nemmeno usare il carrello. Ha avuto come unico risultato quello di mantenere la carlinga beffardamente intatta - tranne la coda volata via nell'impatto al suolo - ma le fiamme, forse già presenti, forse sviluppatesi in seguito, non hanno lasciato comunque scampo a improbabili sopravvissuti. Il comandante era esperto, aveva all'attivo oltre 9.000 ore di volo. Quanto all'aereo, la compagnia privata Pulkovo - una 'costola' staccatasi da Aeroflot che ha base a Pietroburgo - afferma che era in condizioni "normali". I Tupolev 154 peraltro sono considerati velivoli abbastanza sicuri nel solitamente scoraggiante parco aereo ereditato dall'Urss e distribuito fra decine di piccole, medie e grandi aziende di trasporto. La tragedia è avvenuta nella regione ucraina del Donetsk, in mezzo ai campi. Un pastore e una giovane coppia hanno assistito esterrefatti alla scena: "E' venuto giù tutto intero, non ci sono state esplosioni - ha detto uno di loro ai soccorritori - non so se fosse già a fuoco, ma appena ha toccato terra le fiamme si sono levate altissime". Dai campi vicini sono accorsi alcuni contadini: "Abbiamo visto delle poltrone sbalzate fuori dall'urto con ancora attaccati i corpi - hanno raccontato - non potevamo avvicinarci, il calore era troppo forte. I soccorsi sono arrivati solo un'ora dopo. Hanno circondato tutta la zona: c'erano pezzi di cadaveri e lamiere ovunque". "Non sarà facile identificare i corpi - ha commentato sconsolato un pompiere - è un macello". Le vittime, come si evince anche dalla lista pubblicata su internet a cura del ministero russo per le situazioni di emergenza, erano per lo più famiglie, di ritorno dalle vacanze in vista della riapertura scolastica del primo settembre: Anapa è una spiaggia particolarmente amata dai giovani genitori perché bene attrezzata per i bambini. Questo spiega l'altissimo numero di piccole vittime: 33 sotto i dodici anni, sei sotto i due anni. Mentre in tanti piangono i loro cari, inizia il consueto balletto delle responsabilità: la procura russa ha aperto una inchiesta per "violazione delle regole di sicurezza del traffico aereo o dell'uso del trasporto aereo", mentre i metereologhi ucraini se la prendono con i colleghi russi: "Avevamo avvertito Anapa - ha detto uno di loro - della presenza di un temporale fortissimo con un fronte di 13-15 chilometri. L'aereo non poteva non finirci dentro, non avrebbe dovuto volare su quella rotta in base alle norme". Il Tupolev, ha aggiunto un altro, "é dotato di un radar particolare per queste cose: il pilota avrebbe dovuto vedere che non si trattava di una nube isolata, ma di un fronte compatto". Se ci sia veramente un colpevole, o di chi sia quella eventuale colpa, potranno forse rivelarlo le scatole nere: per il momento però, non se ne è ancora trovata traccia.
|