Nick: siddharta Oggetto: Fotoricordo Data: 13/2/2004 15.43.25 Visite: 145
Il calendario era appeso a un muro, come sempre inclinato da un lato. La corrente che faceva la porta d’entrata mentre sbatteva per dispetto, o per chissà cosa, costringeva quel calendario a una vita obbliqua. Era sulla pagina di Settembre.... Settembre 1980, quando quella porta smise di essere aperta e rimase chusa per sempre. Era una merceria alla buona, ma ci trovavi di tutto dal cotone alle chiusure lampo, alle liquirizia a forma di barchetta, al dash, alla candeggina Aurora, al Borotalco alle pantofole per il mare, dal Super Santos l super Tele (moscio andava dove andava il vento). MI ricordo bene di quel negozio. Mi ricordo degli odori che venivano dal cucinotto nel retrobottega, dei fagioli messi a bollire dalla mattina, del profumo del caffè, mi ricordo della campanella appesa alla porta che ci avvertiva che stava entrando qualcuno; spesso dal mezzo busto in su non si vedeva nessuno, spesso era bobby il nostro cane. I vestiti di carnevale, tutti su uno quello di Zorro. I biscotti amarena................. le biglie colorate. Ricordo che l’acqua della fontana era ghiacciata e soprattutto si poteva bere, sembrerà assurdo ma c’era un tempo non molti anni fa in cui l’acqua della fontana si poteva bere. Ricordo la mia infanzia, ricordo tante persone che chi ora legge non ha la fortuna di aver conosciuto: persone semplici, gente di paese che se era incazzata lo vedevi e se era felice lo sentivi. Ora se sei incazzato non lo dai a vedere e se sei felice non lo riesci a capire. Ricordo mia mamma cucire, con le mani e i piedi, seduta, con gli occhi sull’ago e le parole che mi raccontavano cose: era il mio mito. Ricordo quel negozio nei sui piccoli dettagli: due banconi col vetro sopra, gli scaffali in legno, la macchinetta per fare i bottoni di stoffa, i merletti, le collanine, i bottoni di osso di mille colori e di mille forme, la stufa a tre elementi dietro al bancone, la porta sul retro con la mia bicicletta parcheggiata. Ricordo, ricordo…..per fortuna che ancora ricordo, altrimenti ora sarei un po’ peggio di me.
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