Nick: Copia&Inc Oggetto: Grande Fratello Data: 14/2/2004 10.41.0 Visite: 133
GRANDE FRATELLO:quello vero! In pieno boom da Grande Fratello, trasmesso quotidianamente da Canale 5 e Stream, prima che questo evento televisivo si trasformi nell'immaginario collettivo come l'unico Grande Fratello della storia dell'umanità, vi vogliamo ricordare la storia di quello vero: il Grande Fratello di Orwell. Chissà se, anche per un solo istante, il Taricone nazionale abbia mai pensato che si stava comportando come il personaggio di George Orwell, Winston Smith? Dopotutto, quella sua affannata ricerca di privacy con Cristina, lontano da telecamere indiscrete, se così possiamo ancora dire davanti a un gioco che ti sbatte sul video di tutti per regola prima, è in perfetta sintonia con quanto accade in 1984 tra Winston e Julia, appartenenti con mansioni secondarie al Partito. Il vero Grande Fratello, quello per intenderci del "Big Brother is watching you!", quello antiutopico che descrive un mondo kafkiano in cui regna il totalitarismo più estremo, è stato scritto dieci anni prima l'opera che abbiamo citato di Dick. Nel 1949 George Orwell, affermato romanziere e saggista, presenta il suo romanzo 1984, ritenuto dalla critica il miglior esempio di fantascienza mainstream. Il titolo nasce dall'anno in cui è stato scritto, il 1948, quando l'autore decide di invertire le ultime due cifre, divenendo così 1984. Orwell (nato nel 1903 e morto nel 1950) è stato in realtà lo pseudonimo di Eric Arthur Blair, nato in India e figlio di un funzionario britannico. 1984 viene pubblicato un solo anno prima della sua morte per tubercolosi. Un'opera che si può definire utopia negativa, un genere conosciuto anche con i termini di antiutopia o distopia. Va dato atto all'autore di aver definito, con il suo stile pessimista, i confini di una vera e propria scuola britannica della letteratura d'anticipazione. Indubbiamente una scuola di altissimo livello alla quale alcuni autori attingeranno per lungo tempo. Intelletto ed emozione in 1984 si fondono. L'onnipotenza del potere prende il possesso dell'uomo ed estirpa la sua volontà e la sua anima, così come ben evedenzia questo passaggio del romanzo: "Che cosa avete fatto di Julie?" disse Winston... "L'avete torturata?" O'Brien lasciò cadere queste parole senza risposta. "La prossima domanda," disse. "Esiste il Grande Fratello?" "Certamente, esiste. Il Partito esiste. Il Grande Fratello è l'incarnazione del Partito." "Esiste nello stesso modo in cui io esisto?" "Voi non esistete," disse O'Brien". La storia vede il protagonista Winston iniziare ad opporsi alla dittatura del Grande Fratello, spinto dai sentimenti d'amore verso una donna, Julia. Sentimenti vietati dalla società di 1984. L'incontro amoroso avviene in un luogo opaco, dove le telecamere del Grande Fratello non riescono a riprendere i loro corpi (qui Pietro e Cristina del Grande Fratello televisivo potrebbero essere, come dicevo inizialmente, un bell'esempio concreto). Scoperti i due personaggi vengono torturati e annullati, così come il Partito ha già fatto con il passato, falsificandone la storia. I due sono così accusati di pericoloso individualismo. Su questo angosciante scenario si muove la Psicopolizia che "vigila" sui pensieri. Carestia, guerra, povertà, tutti ingredienti classici della distopia ai quali Orwell ha dato un concreto contributo letterario. Per alcuni critici Orwell volle trasmettere tutte le cose sgradevole incontrate nella vita, estendendole fino all'agonia e non vi è un mostro in quell'odiosa apocalisse che non esista embrionalmente nel mondo d'oggi. Se volete un esempio cinematografico agghiacciante, perché faticate a staccarvi dalla tv, potete vedervi 1984 in videocassetta nell'edizione con Richard Burton e John Hurt, scritto e diretto da Michael Radford. 1984 ebbe anche una versione per il piccolo schermo, della durata di due ore e girata in bianco e nero, interpretata nel 1954 per la televisione inglese da Peter Cushing nei panni di Winston Smith e diretta da Christopher Morahan. http://www.delos.fantascienza.com/delos61/grande-fratello.html
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