Nick: hightecno Oggetto: Soldi ..denaro...risparmi... Data: 14/2/2004 11.51.59 Visite: 78
Economia, allarme di Fazio "Necessari interventi strutturali" ------------------------------------- "L'aggiustamento dei conti pubblici è stato in gran parte affidato, anche a causa della difficile congiuntura economica, a provvedimenti di natura temporanea. Il livello del debito rimane elevato nel confronto internazionale". E' quanto affermato dal Governatore della banca d'Italia, Antonio Fazio, nel suo intervento al decimo Forex, a Genova. E' "ancora ampio il divario tra il fabbisogno delle amministrazioni pubbliche e l'indebitamento netto di competenza", ha sottolineato Fazio, aggiungendo che la possibilità di ridurre le imposte "è affidata anche a una più elevata crescita dell'economia. E' necessaria nel breve termine una azione di sostegno della domanda interna attraverso i lavori pubblici". Fondamentale anche la "riduzione del peso del debito pubblico sul prodotto": Fazio ha ricordato che "la ripresa a livello mondiale offre anche alla nostra economia l'occasione per superare l'attuale fase di incertezza", ma è necessario che il nostro sistema economico "valorizzando le risorse di imprenditorialità, di lavoro, di tecnologia di cui dispone o può disporre, avvii concretamente le azioni e gli interventi strutturali, le riforme necessarie per una più alta crescita." Necessaria dunque "una visione più organica degli obiettivi, degli strumenti, l'avvio di programmi di intervento", che possono ristabilire "la fiducia di tutti gli operatori economici: sistema finanziario, imprese, consumatori, risparmiatori". Il rallentamento della produttività e dell'occupazione, le difficoltà delle imprese, sono dovute secondo Fazio alla "perdita progressiva di competitività" ed alla "debolezza della domanda interna". Il Governatore ha sottolineato come "la produzione industriale tra il '96 e il 2003 sia aumentata in Italia del 5 per cento e, nell'area dell'euro, del 17 per cento. La minore crescita della nostra economia dovuta alla perdita di competitività nel commercio internazionale è di mezzo punto percentuale all'anno". La "ridotta dimensione media" delle aziende italiane, ha aggiunto, "non facilita l'attività di ricerca, indispensabile per l'innovazione tecnologica e per l'apertura internazionale, fattori strategici di concorrenza tra sistemi nazionali". ------------------------- e poi "l'omino con il lifting" dice che l'Italia è in ripresa,è + ricca...ma vai a cagare... DEBELLIAMO LO STATO DA QUESTO CANCRO..PRIMA CHE FINISCA IN METASTASI...
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