Nick: MoreFerarum Oggetto: dal mattino di oggi Data: 27/8/2006 19.11.46 Visite: 85
La sicurezza affidata a un aggettivo autore dell'articolo: Diego De Silva. " E così, anche a Salerno si parla di tolleranza zero a proposito dell'annunciato sgombero settembrino di roulotte, bancarelle e abusivi in genere. A pensarci sopra è imbarazzante che il valore più ricorrente nel vocabolario della politica di questi anni, a fronte di un'emergenza vecchissima (la sicurezza), venga linguisticamente svuotato, riscritto con l'aggiunta di uno zero che ne succhia il contenuto come un cancro. D’accordo, per fare una frittata bisogna rompere qualche uovo; ma «Tolleranza Zero» non è ridimensionamento, restrizione percentuale delle maglie della recinzione: no, "Tolleranza Zero" è negazione dichiarata, filo spinato, strage dell'allevamento. Come ogni figura appartenente alla retorica politica (come il "No Tax Day", che significa appunto "Niente tasse", cioè "Tasse zero", e se venisse realmente applicato manderebbe il paese in bancarotta la mattina dopo), la Tolleranza Zero è costruita sull'eccesso, la sospensione del dialogo, la rottura delle trattative. In quanto tale, dunque, è politicamente irrealizzabile. Vive del vantaggio della suggestione che il suo stesso nome le conferisce («Adesso parte la Tolleranza Zero»: e tutti ci sentiamo più sicuri), per mirare a una sufficienza che rivendicherà come il massimo dei voti ottenibile nel suo campo. Ma la sicurezza non si realizza con una sigla. Lo sappiamo noi e lo sa qualunque politico consapevole delle parole che usa. Un bravo politico (come un bravo avvocato) non crede mai davvero a quello che dice. Conosce, piuttosto, l'esatta gittata delle sue parole. Dosa il lancio. Mistifica sapientemente, con gli strumenti che il suo linguaggio gli offre. E il buffo è che, se lo sa fare, riesce addirittura a realizzare il bene della gente." detto questo, in campania c'è troppa tolleranza. e anche noi, "brave persone", siamo troppo elastici nei nostri comportamenti, troppe volte oltre la legalità e/o l'educazione!
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