Nick: B{L}U Oggetto: Morbo di Gherig Data: 17/2/2004 16.29.29 Visite: 131
Morbo di Gherig, anche nel calcio si continua a morire Minghelli, ex difensore di Arezzo e Torino, ucciso a 31 anni dalla malattia che ha colpito Signorini e Nanni E' morto ieri, a Maranello, Lauro Minghelli, 31 anni, ex calciatore del Torino e dell'Arezzo. Era stato da tempo colpito dal morbo di Lou Gehrig, con i sintomi della sclerosi laterale amiotrofica. Al suo fianco, nelle ultime ore di vita, c'era l'allenatore del Perugia, Serse Cosmi, un suo vecchio amico, che l'aveva avuto in squadra ai tempi dell'Arezzo in C1 nel 1996. Minghelli era stato capitano del Torino Primavera negli anni in cui vi militava Bobo Vieri. Il calciatore era stato ascoltato nell'ambito dell'inchiesta sui casi di giocatori affetti dal morbo di Gehrig, dai collaboratori del Pm di Torino, Guariniello. Per la stessa malattia sono morti negli ultimi anni il capitano del Genoa, Gianluca Signorini e Ubaldo Nanni, ex calciatore del Pisa alla fine degli anni `70, gli stessi anni in cui giocava anche Adriano Lombardi, oggi 58 anni, ex centrocampista dell'Avellino, che sta lottando contro la Sla. Nella lista dei colpiti dal morbo di Gehrig tra gli altri compaiono anche A. Segato, Beatrice, G. Vincenzi. Quello di Minghelli è l'ultimo decesso nell'ambito del mondo del pallone, che conta già 16 vittime, per un totale di 46 casi (una decina ha giocato in serie A) su cui sta indagando la Procura di Torino. Un'indagine epidemiologica avviata proprio per accertare se la Sla può essere considerata una malattia professionale del calcio: l'incidenza negli ex giocatori risulta infatti sospetta: il morbo di Lou Gehrig distrugge progressivamente l'apparato muscolare e Guariniello sta cercando di capire se la sua insorgenza sia legata all'assunzione di farmaci o a particolari modalità di allenamento o preparazione atletica. Secondo un rapporto consegnato a Guariniello, l'incidenza dei casi di Sla tra i calciatori è però straordinariamente alta: in base alle statistiche si attendeva un numero di casi inferiore a 0,3. E sempre sulla base dell'indagine (i reati ipotizzati sono lesioni e omicidio colposo, ma non ci sono indagati) sono cinque le società di calcio professionistiche nelle quali si è verificato il maggior numero di casi di calciatori colpiti a fine carriera dalla Sla. Nell'inchiesta sono finite anche le recenti dichiarazioni di Giovanni Galeone. «Mi ritengo un miracolato. Con tutti i prodotti che ho assunto a vent' anni devo essere contento di essere vivo» le frasi dell'attuale allenatore dell'Ancona, che probabilmente sarà ascoltato come testimone. Ad incuriosire gli investigatori del `pool calcistico' della Procura vi è il fatto che Galeone abbia militato nella Sampdoria, una delle cinque squadre professionistiche sulle quali si concentrano gli accertamenti. (fonte: www.ilmanifesto.it) |