Nick: hightecno Oggetto: Il coraggio.... Data: 19/2/2004 12.24.5 Visite: 170
La donna, 62 anni, si è spenta l'11 febbraio ad Agrigento Malata di cancrena, non ha voluto che le tagliassero l'arto E' morta Maria, aveva rifiutato l'amputazione della gamba. Sono stati inutili gli appelli di medici, politici e religiosi -------------------------------------------- AGRIGENTO - No, non era un rifiuto di chi vuole essere convinto. Di chi, colpito dal dolore, cerca solidarietà e conforto. Era il no di una donna che aveva deciso della sua vita e del suo corpo. Maria è morta. Non ha voluto che le amputassero la gamba devastata dalla cancrena. E malgrado gli appelli, e gli inviti a tornare sulla sua decisione, si è spenta nel luogo dov'era nata. Porto Empedocle, Agrigento, Sicilia. Ha scelto di morire dove era nata e vissuta, prima di trasferirsi a Milano. Dove ha aspettato che la complicazione del suo diabete mal curato la uccidesse. Se n'è andata a 62 anni, l'11 febbraio scorso, assistita dai suoi parenti, senza cure, proprio come aveva chiesto, ostinatamente, nonostante la mobilitazione di politici, medici, e religiosi. E di tanta gente comune. Il sindaco di Porto Empedocle, Paolo Ferrara: "Non avrei mai immaginato che la sua morte arrivasse in così poco tempo...". Che poi, quando apprende che la donna è già stata sepolta a Milano, aggiunge: "Beh, vuol dire che i familiari hanno preferito tenere segreta la morte, ci stiamo attivando con il mio ufficio per conoscere ulteriori dettagli sulla vicenda...". Una vicenda alla quale ora, di certo, non seguirà il silenzio. Ma che riaccenderà il dibattito sulla libertà del paziente. Già stamattina, il segretario della Federazione dei medici siciliani, Saverio La Bruzzo, commenta: "Non sempre è un bene rispettare le volontà di chi è malato, soprattutto, quando c'è una soluzione che gli impedisce di arrivare alla morte". Parole che, dopo la morte di Maria, promettono nuove polemiche.
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