Nick: reduke84 Oggetto: Proposta libro Data: 11/9/2006 12.41.19 Visite: 138
La fattoria degli animali (Animal Farm) è uno dei più famosi libri dello scrittore inglese George Orwell. Pubblicato nel 1944, il libro fu concepito a partire dal 1937, ma soltanto nel 1943 prese una forma concreta. Gli animali della Fattoria Padronale (Manor Farm in lingua originale), maltrattati e sfruttati dal fattore Jones, vengono a conoscenza del sogno del Vecchio Maggiore, un vecchio e saggio verro. Il sogno parla di un tempo in cui gli animali saranno i liberi artefici del proprio destino, senza l'interferenza e lo sfruttamento dell'uomo. Il Vecchio Maggiore muore, ma il suo sogno è tenuto in vita dai maiali Napoleon e Palla di Neve. Una notte, spinti dalla rabbia e dalla fame, gli animali, guidati dai due maiali, si ribellano e cacciano dalla fattoria il fattore Jones e sua moglie. Gli animali cambiano il nome della fattoria, che diventa la fattoria degli animali, e creano sette comandamenti, ispirati al sogno del Vecchio Maggiore, ai quali decidono di obbedire. I comandamenti sono (tra parentesi le frasi aggiunte successivamente dai maiali per giustificare le loro azioni): Qualunque cosa cammini su due zampe è un nemico. Qualunque cosa cammini su quattro zampe o abbia le ali è un amico. Nessun animale deve indossare vestiti. Nessun animale deve dormire in un letto. (con le lenzuola) Nessun animale deve bere alcol. (in eccesso) Nessun animale deve uccidere un altro animale. (senza motivo) Tutti gli animali sono uguali. (ma alcuni sono più uguali degli altri) Napoleon si prende cura dell'educazione di alcuni cuccioli di cane, isolandoli dagli altri animali. Essi costituiranno la sua polizia segreta. Nascono dei conflitti tra Napoleon e Palla di Neve (Palla di Neve vorrebbe estendere la rivoluzione anche alle altre fattorie, mentre Napoleon è contrario), e diventa ovvio che Napoleon ambisce a governare da solo. Intanto gli animali faticano insieme, prendendo ispirazione dai titanici sforzi del cavallo Gondrano (Boxer), il cui motto è: Devo lavorare più duramente. Essi trovano lo studio molto difficile, e la maggior parte di loro lo abbandona. Jones, aiutato dalle fattorie vicine, cerca di riprendersi la fattoria, ma viene sconfitto nella Battaglia del Chiuso delle Vacche (battaglia di Cowshed), guidata da Palla di Neve. Il conflitto finale tra Napoleon e Palla di Neve si ha quando Palla di Neve convince gli animali della necessità di costruire un mulino a vento che fornisca elettricità alla fattoria. Napoleon lo accusa di aver tradito la rivoluzione e con l'aiuto della sua polizia segreta lo costringe alla fuga. Una volta assunto il totale controllo della fattoria, Napoleon si dimostra un capo ancor più crudele del signor Jones. Inizia la costruzione del mulino, che viene presentato come un'idea di Napoleon. Arriva una tempesta che distrugge il mulino, ma Clarinetto (Squealer), propagandista di Napoleon, fa credere agli animali che si sia trattato di un sabotaggio operato da Palla di Neve. I Sette Comandamenti vengono riscritti (vedi parti tra parentesi) e poi eliminati ad uno ad uno. Alla fine rimane solo una frase, che afferma: Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri. Napoleon e gli altri maiali iniziano a commerciare con gli umani, assumendone sempre più gli atteggiamenti e i comportamenti che tanto avevano disprezzato e condannato al tempo della rivoluzione. Vendono del legname a Frederick, uno dei fattori confinanti, ma questo li paga con denaro falso e poi attacca la fattoria. Gli animali riescono a sconfiggere Frederick e i suoi uomini, ma subiscono moltissime perdite. Intanto i maiali diventano sempre più corrotti e simili agli uomini. Il romanzo termina con Napoleon e i suoi scagnozzi che giocano a carte con gli altri fattori nella casa di Jones; durante un brindisi Napoleon si discosta da tutti gli ideali della rivoluzione, di fatto condannandoli. Quando poi scoppia un litigio a causa delle carte, gli animali ormai denutriti che guardano sconvolti la scena dalla finestra, non riescono più a distinguere gli uomini dai maiali. Il sogno del Vecchio Maggiore si è trasformato in un incubo. EVENTI [Ogni evento narrato nella favola rappresenta un preciso evento storico. La Rivoluzione degli animali e la cacciata di Jones rappresentano la Rivoluzione Russa del 1917 e il rovesciamento dello Zar. Il conflitto tra Napoleon e Palla di Neve riguardo all estensione della rivoluzione alle altre fattorie rappresenta il conflitto tra Trotzkij, che voleva esportare la Rivoluzione fuori dalla Russia, e Stalin, che invece sosteneva la teoria del Socialismo in un solo paese. Il mulino a vento invece rappresenta l'industrializzazione, e il conflitto tra i due maiali riguardo alla sua costruzione simboleggia il conflitto tra Trotzkij, che sosteneva l'industrializzazione della Russia, e Stalin, che al contrario puntava sullo sviluppo agricolo. La Battaglia del Chiuso delle Vacche rappresenta la guerra civile che oppose i bolscevichi alle armate bianche controrivoluzionarie (aiutate dalla Gran Bretagna e dalla Francia proprio come le fattorie vicine aiutano Jones) che si concluse nel 1920 con la vittoria dei bolscevichi. La vendita del legname a Frederick rappresenta il Patto Molotov-Ribbentrop del 1939, il tradimento di Frederick, che paga i maiali con denaro falso e poi attacca la fattoria, rappresenta il tradimento dell'alleanza da parte di Hitler, che attaccò la Russia nel 1941 lanciando l'Operazione Barbarossa. La progressiva corruzione dei maiali e lo stravolgimento dei comandamenti rappresentano la deriva verso un dispotismo tirannico a cui andò incontro la Russia sotto il regime di Stalin.] Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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