Nick: Spear Oggetto: "concorso in magistratura" Data: 12/9/2006 13.10.38 Visite: 93
il primo che farò dopo la laurea sarà sicuramente per un posto nel tribunale di Milano Martedí 12.09.2006 09:42 Milano hard, questa volta nelle aule del tribunale. Tra i corridoi del Palazzo di Giustizia si nasconde una vera e propria "camera a luci rosse". Ma un bambino, figlio di un giudice, girovagando allegramente per la struttura, scopre la stanza dei segreti e in un modo piuttosto violento: si trova direttamente di fronte al bollente 'incontro' di due amanti. "Mamma, sono salito al piano di sopra e ho trovato un uomo e una donna", ha raccontato il bambino. E allora? "Avevano i pantaloni giù", ha aggiunto il piccolo, più divertito che choccato. Ma a quanto pare in Tribunale la camera dei segreti era sulla bocca di tutti, la voce era arrivata perfino a Roma: "Mi ha chiamato una collega per prendermi in giro - racconta un magistrato - mi ha chiesto se in quella stanza c'era perfino il letto matrimoniale". No, il letto matrimoniale non c'è: anzi la "suite giudiziaria" non è neanche poi così d'elite. Poco più che un pianerottolo con pavimento di marmo (neppure troppo pulito) con una finestra sui tetti di Milano.Prima aveva le pareti ricoperte di strani disegni. Poi qualcuno ha fatto dare una mano di vernice per ragioni di decenza. In ogni caso la suite ha indubbi vantaggi: è quasi impossibile essere "beccati", perché non passa nessuno. E comunque se arrivasse qualcuno si sentirebbero i passi in anticipo. A meno che non siano passi leggeri, come quelli di un bambino. "Per arrivarci si passa dal settimo piano, dall'ufficio Gip", si racconta a Palazzo. E infatti è così: si prende un'uscita di sicurezza che porta ai piani inferiori, ma anche, con una stretta scala, alla saletta sotto il tetto. Pochi metri quadrati, dove gli occupanti si sistemano come possono. Buon lavoro a tutti. |