Più odiato di Bin Laden, dell'avvocato di Saddam Hussein e dello stesso George W. Bush, Fabio Grosso è diventato uno dei "nemici" dell'Australia. Il rigore procuratosi nel quarto di finale ai Mondiali proprio allo scadere ed oggetto di numerose contestazioni lo ha fatto balzare al quinto posto di una speciale classifica promossa dal settimanale "Zoo" che comprende i 50 personaggi più odiati in terra d'Australia.
Eppure a guardarlo ha la classica faccia del bravo ragazzo, e se si ripensa a quella corsa, nell'incredulità di aver siglato il gol che ha regalato la finale agli azzurri oppure allo sguardo tranquillo al momento di calciare il rigore che è valso un Mondiale, non si direbbe che
Fabio Grosso spaventi più di tanto, anzi probabilmente ispira simpatia e un senso di gratitudine all'intero popolo italiano. Non è così, invece, dall'altra parte del mondo, in Australia, dove il terzino ex Palermo ed ora all'Inter è diventato uno dei personaggi più odiati. La causa? E' nota a tutti: quel calcio di rigore procuratosi tra mille contestazioni che è costato l'addio al Mondiale alla nazionale australiana.
In un sondaggio promosso dal settimanale "Zoo", tra i cinquanta nomi di personaggi più sgraditi agli australiani Grosso supera di gran lunga persone del calibro di
Bin Laden e
George W. Bush, nonchè il legale di
Saddam Hussein e tra gli sportivi è secondo solo al tennista
Lleyton Hewitt. Un quinto posto nella classifica generale che significa che gli australiani non ancora hanno smaltito la cocente sconfitta contro l'Italia e che fa del terzino azzurro uno degli incubi ricorrenti degli appassionati "Aussie". Per la cronaca, al primo posto della classifica c'è
Kyle Sandilands, un giudice del concorso tv "Australian Idol" che apostrofa i partecipanti in modo irriverente, con commenti impietosi e con offese. Chissà come avrà reagito lui al rigore procurato dal "giustiziere" Grosso.
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