Nick: Viola* Oggetto: Archetipi dei romanzi femminil Data: 15/9/2006 13.22.18 Visite: 288
sostanzialmente si riconducono a tre romanzi, da cui deriva tutta la letteratura "al femminile". "Orgoglio e pregiudizio" di Jane Austen (1813) "Pamela" di Samuel Richardson (1740) "Jane Eyre" di Charlotte Bronte (1847). "Orgoglio e pregiudizio", l'archetipo degli archetipi, è giustamente celeberrimo perchè è un grande romanzo che non conosce oblio, nonostante sia datato 1813. l'archetipo è: giovane ricco e arrogante è attratto da bella, povera e di carattere. lui pensa di poterla conquistare facilmente, ma sbaglia perchè lei lo ritiene (a torto)una persona arida. lei lo respinge, e da lì inizia il balletto attrazione-repulsione, fino alla scoperta da parte di lei che in realtà lui è una persona buona, e al riconoscimento da parte di lui della propria arroganza. happy end. archetipo continuamente riproposto in certo tipo di letteratura da allora fino ai giorni nostri. cambiano le ambientazioni, le epoche, l'azione si può svolgere a new york o in cina, ma quello è: uomo ricco e arrogante + donna povera e di carattere = attrazione, scontro, allontanamento, riunione. "Pamela" di Richardson è meno noto, ad esempio quasi nessuno sa che "Elisa di Rivombrosa" è preso pari pari da lì. giovane e bella cameriera alle prese con padrone voglioso. Pamela sa che nel momento in cui cederà per lei sarà finita, quindi sfugge, resiste alle profferte amorose del padrone, difende la sua "virtù". e proprio a causa della sua caparbia resistenza il padrone si innamora di lei e alla fine la sposa, "elevandola". happy end. padrone assatanato + dipendente furba = attacchi e respinte, resa finale dell'uomo. anche "Jane Eyre" è un grande romanzo, e un altro archetipo. donna povera non molto attraente ma intelligente e sensibile, incontra uomo ricco e cinico indurito da tragedia familiare. scontro iniziale, lento avvicinamento, comprensione, amore. nuova tragedia, allontanamento, ricongiungimento finale. happy end. donna intelligente e sensibile + uomo finto cinico = incontro di anime, l'amore che vince sul dolore. ora, gira e rigira nei romanzi cosiddetti "di genere", e nelle loro più recenti derivazioni come fiction & affini, le situazioni più o meno mascherate sono sempre e unicamente queste. discorso a parte meriterebbe "cime tempestose" di Emily Bronte, opera allucinata unica nel panorama letterario, come contenuti e come stile. lei ricca, lui povero, anime affini che non si separano nemmeno dopo la morte. ma anche qui è necessario che lui diventi ricco per rendere possibile questo amore, anche se il tutto arriva troppo tardi. anche per questo "cime tempestose" non è mai stato un archetipo dei romanzi "al femminile", manca la cosa più importante: l'happy end. "mi avvalgo della facoltà di non rispondere e poi fatti i cazzi tuoi" |