Matteo Carcassi
Matteo Carcassi nasce a Firenze nel 1792. Inizia giovanissimo lo studio della chitarra, divenendo, a partire dal 1810, celebre concertista. Si stabilisce, riscuotendo grande successo, a Parigi (1820 ca.), città che dal 1822 frequentemente lascia per compiere tournées in Italia, Inghilterra e Germania. Nel 1835 Carcassi ritorna stabilmente in Italia, e alterna l'attività concertistica a quella didattica. Muore a Parigi il 16 gennaio 1853.
Composizioni
Le composizioni di Carcassi si caratterizzano per l'uso frequente di posizioni alte sulla tastiera, per l'utilizzo di una vasta gamma di effetti chitarristici e per una particolare cura riservata alla linea melodica. Peculiarità, quest'ultima, che ha come risvolto un minor interesse per gli aspetti polifonici.
Probabilmente la sua produzione non è al livello di quella dei due massimi compositori per chitarra di questo periodo, Fernando Sor e Mauro Giuliani, ma senza dubbio il compositore fiorentino ci ha lasciato lavori imprescindibili dal punto di vista didattico. Tra questi ricordiamo il Metodo op. 59, tutt'ora utilizzato, Sei Capricci op. 26, e soprattutto i Venticinque studi melodici e progressivi op. 60, non eccessivamente impegnativi e di livello musicale elevato, che sviluppano tutti gli aspetti della tecnica chitarristica dell'epoca (scale semplici e doppie, arpeggi, legati, abbellimenti, ecc.)
Di grande virtuosismo sono invece le Fantasie su motivi operistici
Fonte: Wikipedia, l'enciclopedia libera

"Per la donna l'uomo è come il sole:
di notte lo desidera e di giorno
quando c'è non se lo gode.
Per l'uomo la donna è come la luna:
di giorno la cerca e di notte
quando c'è dorme."
G.C.G