Nick: Viola* Oggetto: Quella sera dorata Data: 22/9/2006 11.5.9 Visite: 188
Quella sera dorata - Peter Cameron, Ed. Adelphi. romanzo uscito nel 2002, grande successo internazionale. pubblicato da adelphi questa primavera, ha ricevuto il plauso quasi unanime della critica nostrana. "delizioso... intelligente...dialoghi arguti " e quant'altro. lo leggo. quando arrivo all'ultima riga la mia reazione è: "mannagg a mme, m pigliass a pakkr per avere buttato 20 EURO con questa gran cacata". ricomponiamoci. di cosa parla? orbene: un dottorando in letteratura del kansas vuole scrivere una biografia di un defunto scrittore autore di un solo romanzo, e così, spinto dalla fidanzata parte per l'uruguay, dove viveva appunto l'uomo. in uruguay entra in contatto con la vedova dello scrittore che vive con l'amante e madre dell'unica figlia del medesimo,e il fratello gay (sempre dello scrittore) che vive con un ragazzo. siccome il dottorando è giovane e carino, immediatamente fa saltare gli equilibri del bizzarro terzetto. e chest'è. come è svolto il compitino? malissimo. la faccenda del giovane "ingenuo" che scardina gli equilibri piombando all'improvviso è vista, rivista e stravista 1000 volte. per non parlare del personaggio del fratello gay. maturo gay disincantato e cinico dalle battute taglienti ma capace di amare. però, che novità. un personaggio simile (o proprio uguale)si sarà visto in letteratura soltanto 100.000 volte, all'incirca. altri personaggi tagliati con l'accetta, tipo la fidanzata del dottorando. si capisce dalle prime battute che è destinata ad essere mollata: insopportabile, petulante, invadente, aggressiva, azzeccosa. nemmeno lo sforzo di renderla un pò più complessa, nono, lei è uno stereotipo e come tale si comporta, come del resto tutti i personaggi. il linguaggio? banale, sciatto, senza alcun "picco", alcuna frase che resti impressa almeno per un pò. come mai è stato un grande successo? mistero gaudioso e doloroso. come mai alla critica è piaciuto tanto? boh. forse per quest'aria da commedia teatrale sofisticata che aleggia, con i personaggi che pare che da un momento all'altro debbano fare l'inchino e uscire. ma se voglio qualcosa del genere mi leggo noel coward, per dirne una. almeno è più divertente. romanzo artificioso, banale, inconsistente, senza nemmneo l'alibi di essere divertente. in una parola: inutile. quindi, nella remota ipotesi in cui qualcuno volesse acquistare questo romanzo (ma ne dubito, solo io sono così cretina), il mio consiglio è: sparagnat e sord, fumateveli, mangiateveli, dateli in beneficenza o quello che vi pare, ma non buttateli così.
"mi avvalgo della facoltà di non rispondere e poi fatti i cazzi tuoi" |