Nick: Mr_LiVi0 Oggetto: Riflessioni .... Data: 28/9/2006 8.42.2 Visite: 92
Chiedo scusa al forum admir, come sempre, ma qui ci vuole una riflessione separata dal resto. Però adesso Maria tornerà dai suoi carnefici di ANNA BERNARDINI DE PACE Se le forze dello Stato mettessero tanto impegno nel tutelare i bambini italiani violentati, maltrattati, infelici, quanto ne hanno messo per restituire una bambina al dittatore bielorusso, l'Italia sarebbe un impeccabile esempio di efficienza. Invece ogni giorno nel nostro Paese i giudici (che pur sempre agiscono in nome del popolo italiano), sovente affaticati e distratti, suggeriscono ai genitori litigiosi di trovare tra loro un accordo, ai molestatori concedono i patteggiamenti, ai pedofili offrono il massimo del garantismo. Con una bimba straniera che aveva chiesto asilo affettivo all'Italia, si è voluto, invece, affermare in soli 20 giorni, la legalità sopra ogni cosa. Sono d'accordo in linea di principio che la legge debba avere il primato sugli affetti, perché la legge impone delle regole e gli affetti no; le regole devono valere per tutti i cittadini, gli affetti non hanno forza coattiva. E ancora: gli affetti sono basati sulla spontaneità del sentire, le regole rispondono a criteri socialmente condivisi. Tuttavia continuo a credere che la posizione assunta dallo Stato italiano, in questo specifico eccezionale caso, sia una posizione sbagliata. La mia è un'opinione e la mia certezza nell'affermarla non è detto che coincida con la verità assoluta. Però credo che si sarebbe dato più valore alla legalità se si fosse fatta attenzione alla particolarità della situazione. Ai precisi reati che Maria ha subìto e perciò denunciato. Dunque: una bambina che dichiara di essere stata maltrattata nell'istituto che la ospitava, una piccola bimba che scopre il piacere della cura e dell'affetto, un'orfana che incontra due coraggiosi "genitori", vale meno del prestigio dello Stato? Vale meno della diplomazia internazionale? Deve essere barattata con cinquecento coetanei che non si sono lamentati di alcunché? Una persona, di per sé, vale meno di milioni di persone? Non è una ragione di cuore, non sono l'affetto dei "genitori" e i desideri di questa bambina che avrebbero dovuto guidare le scelte dei responsabili politici e giudiziari per salvare la piccola dall'orrore di un ritorno temuto, ma proprio la legalità nel suo valore essenziale. Se la legge tutela il singolo, non si possono far questioni di numeri e di nazionalità e tantomeno cedere alle coercizioni altrui basate sulla strumentalizzazione di tanti sfortunati bambini. Proprio la nostra Costituzione garantisce la libertà, la dignità, la salute, il pensiero di ogni individuo e ha particolare attenzione ai bisogni e ai diritti dell'infanzia. Che senso ha tutto questo se non viene applicato per una bimba che chiede aiuto? Quali cure si mettono in atto per la sua tutela individuale, al di là delle generiche affermazioni, se la si bracca come un pericoloso killer, per poi rispedirla nella prigione della sua paura. La legalità, cioè il rispetto della legge, avrebbe dovuto imporre innanzitutto il rispetto di questa bambina. Della sua singola dolorosa storia. Non per motivi affettivi o romantici. Proprio in virtù della nostra Costituzione, che non può valere meno delle regole procedurali o di collaborazione. Per di più cercando la mediazione con un interlocutore non certamente democratico né, tantomeno, diplomatico. My Speed Limit ??? 400 Km/h |