Nick: Grove Oggetto: 63anni fa... Data: 28/9/2006 16.19.27 Visite: 140
Nacque il gruppo di Resistenza Comunista a Napoli 28/09/1943-28/09/2006 La Resistenza non si è mai fermata L'insurrezione delle Quattro Giornate di Napoli, che permise la liberazione della città, nacque come reazione ai rastrellamenti dei tedeschi, che riuscirono ad internare 18.000 uomini, all'ordine di sgombero di tutta l'area occidentale cittadina, alla sistematica distruzione delle fabbriche e del porto, ma ebbe anche un significato politico e militare. Militare perché impegnò per più giorni e costrinse alla resa le forze tedesche che si erano rafforzate, politico perché nel corso della rivolta crebbero gli elementi di autorganizzazione, anche se non fu possibile creare un comando unificato. La presenza antifascista fu numerosa e significativa. Valga per tutti l'esempio di Antonio Tarsia in Curia che assunse la direzione del quartiere Vomero costituendo il Fronte Unico Rivoluzionario, il quale ebbe sede nel liceo Sannazzaro. Ma è da segnalare anche la presenza di soldati e soprattutto ufficiali in cui l'odio antitedesco era rafforzato da un forte sentimento di lealismo al re ed all'istituto monarchico. Più difficile invece il discorso sul rapporto tra rivolta e strutture antifasciste organizzate. Ad esempio il Cln di Napoli non fu presente in quanto tale perché la proposta di costituirsi in organismo insurrezionale, con funzioni di governo provvisorio, fu accolta con scetticismo dai suoi componenti. Le Quattro Giornate hanno avuto un destino alterno sul piano della memoria. R. Battaglia nella sua ormai classica "Storia della Resistenza" ne sottolineò il carattere di rivolta popolare "in cui all'odio contro i tedeschi si unisce la ribellione del popolo meridionale contro le sofferenze secolari da esso sopportate". Ma essa fu conosciuta anche - e forse soprattutto - attraverso il film "Le Quattro Giornate" di N. Loy realizzato nel 1962, quando nel paese andava maturando l'esperienza di centro-sinistra, in cui si esaltava la dimensione antinazista della rivolta anche mediante l'utilizzazione di alcuni stereotipi come quello dello "scugnizzo". In realtà la memoria delle Quattro Giornate ha conosciuto una lunga fase di oblio ed è entrata con difficoltà nella tradizione storico-politica della città. In ogni caso la rivolta partenopea non deve essere considerata un fatto isolato. Essa fu preceduta e seguita da un insieme di stragi, eccidi, veri e propri momenti insurrezionali in provincia di Napoli e nell'area di terra di Lavoro.
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