Nick: iomilagno Oggetto: Mi lagno e vi chiedo Data: 5/10/2006 18.38.41 Visite: 233
Si parla di reintrodurre la tassa di successione e io, naturalmente, mi lagno: fin qui niente di nuovo. Vi pare possibile che per lasciare casa ai miei eredi io debba pagare? Certo, mi lagnerei ancora di più se appartenessi a quel 23% di italiani che la casa non ce l'haproprio, ma, credetemi, mi sto lagnando con veemenza anche ora. Fra una lacrima e un sospiro mi chiedo, però, come mai i conti pubblici italiani sono così disastrosi. In genere funziona così: se rilevo un'attività commerciale oberata dai debiti, devo necessariamente stringere la cinghia, ridurre le spese, cercare di fare cassa aumentando le entrate. Mortadellone Prodi ha rilevato un'azienda che si chiama Italia e fin qui credo che siamo tutti d'accordo. Chi ha gestito quest'azienda dal 2001 fino a pochi mesi fa? Un certo simpatico ometto che risponde al nome di Silvio Berlusconi. Dalle mie parti funziona che per comprendere il presente e capire le responsabilità di chi è costretto ad agire, si deve indagare sulle cause. Io mi lagno, lo sapete, e con me sul sito tutti i simpatici elettori del centro-destra, tuttavia se io fossi uno di loro avrei almeno un minimo di pudore, che so, un pizzico di decenza nel riconoscere che il loro governo ha condotto l'Italia sull'orlo del baratro. E lo dicono le istituzioni economiche internazionali, mica Marx e Lenin dalla tomba. Ora il punto è questo: per evitare la bancarotta, per risanare i conti del paese, oltre alla legittima lagna, che cosa si dovrebbe fare? Perché certo i soldi delle tasse non se li mettono in tasca Prodi e i suoi ministri, o no? Diciamo così se oggi ci fosse Berlusconi potrebbe ancora raccontare frottole sullo stato dell'economia del paese descrivendolo florido e in salute? Come avrebbe affrontato il disavanzo dei conti l'amato Silvio? Ci terrei che rispondeste, ma va bene anche se vi lagnate e basta. Io lo faccio sempre. Sono triste.  |