Nick: *Zipper75 Oggetto: ieri ragazzo suicida a casoria Data: 9/10/2006 13.16.17 Visite: 303
ieri sera si è suicidato un ragazzo nel parco accanto a dove abita arwen. sono sceso ho visto tanta gente da lontano, mi sono avvicinato ci stava già la polizia, il dramma doveva essere avvenuto mezz'ora prima, un corpo disteso sul marciapiede, coperto in malo modo da un lenzuolo... chiedo cosa è successo, una ragazza mi dice che un ragazzo di 20 anni si è gettato dalla finestra. Allora, vi evito le frasi stupide dei ragazzetti che passavano giusto per curiosare, ma il fatto di vedere un ragazzo in quel modo mi ha fatto pensare. Posso immaginare varie motivazioni che l'abbiamo portato a compiere quel salto, ma tanti e troppi. Ho sono ricordato di quando anche io, a 16 anni ho passato dei brutti momenti legati a varie problematiche esistenziali, tutti noi ci rivediamo in quel ragazzo, muore un po' di noi ogni volta che vediamo qualcuno che si arrende e che nessuno prima ha potuto aiutarlo come lui avrebbe voluto, magari sarebbe bastato un sorriso di una ragazza, una pacca sulla spalla di un amico, magari una carezza di un genitore,per evitare il tutto. Piccoli gesti che inconsciamente posso cambiare il corso della vita di alcuni di noi. La depressione è la cosa più brutta che esista, colpisce tutti e nessuno ne è escluso, anche chi si crede forte e avezzo a tante situazioni critiche. La solitudine accompagnata alla depressione non ci permette di vedere oltre il muro che si crea davanti a noi. Ci sono ripassato sul tardi, il corpo stava ancora li, era stata transennato il luogo del decesso, il giudice stava sopra e interrogava i genitori, probabilmente posso immaginare che stavano indagando se era un suicidio o se era stato un omicidio. Ormai stava solo un carabiniere di guardia, tutti erano tornati alle loro vita, e nessuno faceva più caso a quel corpo coperto e il lenzuolo sporco di sangue ormai marrone. Erano passate penso 4 o più ore dalla caduta, non ci stava più nessuno, eppure nei film arriva subiro quello che con il gessetto traccia la sagoma del corpo e il fotografo che immortala la scena, probabilmente era domenica ? O siamo a Napoli ? Non lo so, però mi sono avvicinato, ho calato il capo e ho pregato per lui e per i familiari, e un po' per tutti noi, ciechi delle sofferenze altrui e sordi delle grida di aiuto che ignoriamo con non curanza. Non ti conoscevo, non conosco il tuo nome, non conoscevo e non vorrò mai conoscere il tuo dolore. Ciao, ragazzo di 20 anni. www.rino-castiglia.it |