Nick: Viola* Oggetto: Anna, soror... Data: 17/10/2006 12.31.20 Visite: 4561
straordinario racconto di Marguerite Yourcenar, edito sia da solo, sia nella raccolta "come l'acqua che scorre". solo una grande scrittrice come la Yourcenar poteva cogliere alla perfezione lo spirito della napoli seicentesca: cupa, spagnola, sensuale. Il titolo è preso dal verso dell'Eneide in cui Didone si rivolge alla sorella dicendole: "anna, sorella, in cuor mi brucia l'antica fiamma". Anna e Miguel sono fratelli, orfani di madre e cresciuti assieme nel loro nobile palazzo. con gli anni comprendono di desiderarsi e amarsi, e consumano questa "colpevole passione" durante i riti della settimana santa (la settimana della passione, appunto), prima che Miguel parta per la guerra dove troverà la morte (forse cercata). Anna tornerà in spagna e lì alla fine della sua vita si ritirerà in convento rivivendo di continuo con la mente "cinque giorni e cinque notti di felicità violenta", fino alla morte "La sentirono sospirare: mi amado. Parlava a Dio. Forse parlava con Dio". com'è nello stile della Yourcenar, non una parola di troppo, non una sbavatura, ma sempre quello stile inconfondibile che lei stessa definì: "un ardore inciso nel marmo". Sant'Elmo, San Domenico Maggiore dove di venerdì santo un'Anna vestita di nero bacia devotamente il cristo morto, e sente all'orecchio il sussurro di Miguel: "è proprio necessario far vedere alla gente come baciate?". La scrittrice una volta spiegò che venendo a napoli fu colpita dalla sensualità che si respirava nell'aria durante la settimana santa, e immaginò questa storia. comunque sia, un racocnto bellissimo, e che per me rende alla perfezione l'anima nera, cupa, sensuale e mortifera della nostra città. Nick: mir Oggetto: AAARGH! Data: 29/9/2006 8.46.25 Visite: 9 Baricco è il Jovanotti della letteratura. |
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