Nick: `RAdIEsH` Oggetto: Il mio idolo..... Data: 9/3/2004 20.6.13 Visite: 209
«Eccomi là: cioè, Alex e i miei tre drughi. Cioè Pete, George e Dim. Ed eravamo seduti nel Korova Milk Bar arrovellandoci il gulliver per saper cosa fare della serata. Il Korova Milk Bar vende più o meno latte rinforzato con qualche droguccia mescalina che è quello che stavamo bevendo. E' roba che ti fa robusto e disposto all'esercizio dell'amata ultraviolenza.»
"E' buffo come i colori del vero mondo diventano veramente veri soltanto quando uno li vede sullo schermo"
Rientrano al Korova Milkbar dopo una notte intensa.
Le visioni in stile hollywoodiano di Alex, durante la lettura della Bibbia in carcere.
Tre diverse versioni della locandina originale del film. Singin' In The Rain (di Arthur Freed e Nacio Herb Brown) I'm singin' in the rain, Just singin' in the rain, What a glorious feeling, I'm happy again! I'm laughing at clouds, So dark up above, The sun's in my heart, And I'm ready for love. Let the stormy clouds chase, Everyone from the place, Come on with the rain, I've a smile on my face. I'll walk down the lane, With a happy refrain, And I'm singing, Just singing in the rain! "Singin' in the rain" è la celebre canzone, tratta dall'omonimo film musicale di Gene Kelly ("Cantando sotto la pioggia, 1952), che canta due volte Alex De Large. La prima volta lo vediamo esibirsi in una sorta di pantomima dei musical hollywoodiani, improvvisando un balletto ed accompagnandosi cantando, durante l'irruzione nella casa ("Home") dello scrittore Alexander e della moglie. La seconda volta, successivamente alla cura Ludovico, si ritrova nella medesima casa in ricerca di soccorso, dopo le violenze subite dai suoi vecchi amici, senza però venire riconosciuto; nel bagno, cantandola lavandosi dentro la vasca, permetterà allo scrittore di scoprire la sua identità. E' curioso notare, sfogliando un dizionario di inglese-italiano, che la parola "lane" nell'ultima strofa della canzone ("I'll walk down the lane...") può essere tradotta in più modi. Oltre a significare sentiero, viottolo, significa anche 'corridoio' ed è un corridoio quello dell'entrata della casa dello scrittore, dove la moglie va ad aprire alla banda di Alex; ma la parola può significare anche 'passaggio fra due ali di persone', e ciò mi porta alla mente l'ultima scena del film, quando Alex oramai guarito, sentendo la Nona sinfonia di Beethoven, si immagina con una ragazza, fra due schiere di persone vestite in eleganti abiti vittoriani, le quali applaudono la sua esibizione. Probabilmente tali riferimenti sono involontari dato che, a quanto ho letto in merito alla scelta della canzone per il film, Kubrick avrebbe chiesto a Malcom McDowell (l'attore che interpreta Alex) se conoscesse qualche testo musicale, e McDowell avrebbe risposto di sapere a memoria solo "Singin' in the rain", mettendosi a ballare similmente a come vediamo nel film. Sentendo ciò, Kubrick avrebbe subito telefonato al MGM che ne deteneva i diritti, per chiedere di acquistarli.
GRAZIE KUBRICK MA SOPRATTUTTO GRAZIE GRANDE
Ludwig van Beethoven (1770-1827) E IL VOSTRO IDOLO CHI è ? |