Miano, la scuola elementare Gianni Rodari della Masseria Cardone. Tutto è partito con un vociferare sinistro tra i gruppetti di mamme in attesa che i figli uscissero. Con il ripetersi di quella parola che a sol pronunciarla causa terrore quando si tratta di luoghi con alta concentrazione di bambini. Meningite. Qualcuno lo aveva sentito dire, come una voce di corridoio, qualcun altro invece ha cercato di approfondire subito la situazione come Giuseppe Basilisco che, preoccupato per suo nipote e per le centinaia di bambini che frequentano quella scuola, è subito andato a chiedere spiegazioni alla dirigente scolastica. Purtroppo la notizia si è rivelata essere molto più che una semplice diceria. Un caso di meningite verificato in una quinta, con tanto di fonogramma dall’Asl che disponeva la disinfezione per la scuola e la profilassi per i ragazzi di quella classe. Poco dopo la fine della lezione il personale sanitario è arrivato sul posto per disinfettare l’istituto. Sarebbero necessari almeno un paio di giorni tra disinfezione, arieggiamento e pulizia, ma a quanto pare le lezioni non saranno interrotte, riprenderebbero già giovedì, con buona pace di chi da anni spiega che non si possono esporre persone a certi veleni usati per la pulizia. Non si può non chiedersi come mai l’Asl abbia disposto la profilassi soltanto per i compagni di classe del ragazzino affetto da meningite, la cui identità è rimasta anonima per salvaguardarne la privacy. Vero è che maggiormente esposti al contagio sono i ragazzini che sono in classe con lui, ma con eguale certezza si può dire che gli altri non corrono rischi? I bagni sono in comune. I corridoi, le entrate, lo stesso spiazzale esterno dove i bambini aspettano i genitori sono spazi comuni. Oltre duecento bambini esposti ad un potenziale contagio per una patologia che, in casi nemmeno tanto rari, si rivela mortale. Causata da virus o batteri (il più pericoloso è il meningococco), la meningite è estremamente pericolosa in quanto può rivelarsi mortale se non riconosciuta subito e trattata adeguatamente. Nei bambini piccoli, nei quali i sintomi sono più difficili da riconoscere, è molto facile diagnosticare una semplice influenza che una pericolosissima meningite.. Un grave handicap se si considera che per una infezione simile, che infiamma le membrane che avvolgono il cervello ed il midollo spinale, soltanto poche ore di ritardo nella terapia possono portare alla morte del paziente. Se a Miano gli esami evidenziassero una meningite da meningococco la decisione dell’Asl di sottoporre a terapia soltanto una classe potrebbe diventare, da incomprensibile, scandalosa: il meningococco, scatenante le infezioni più pericolose, porta alla morte il 10% dei pazienti contagiati. È chiaro che davanti ad un pericolo potenziale come un contagio di meningite la paura si faccia strada velocemente tra tutti coloro che hanno frequentato la scuola, ma in un caso come questo la preoccupazione è più che fondata. La meningite diffonde tramite vie aeree. Non è così infettiva come di solito si crede, ma è verosimile che condizioni particolari, come una struttura chiusa che ospita centinaia di persone, possa favorire il passaggio della malattia da un individuo all’altro. Ancora più inquietante, il fatto che a pochi metri di distanza dalla scuola elementare, basta attraversare la strada, ci sia una materna. Con bambini ancora più piccoli, più fragili. Più esposti.
ue' gianlù dimmi la verità, ma in quella foto..
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