Nick: {D|4BoLiK Oggetto: SCENE DA UN MANICOMIO Data: 22/10/2006 3.56.3 Visite: 111
Ti accorgi da subito che c'è l'aria delle occasioni importanti sul palco di Vicenza. Sarà che a sovrastare la scena c'è un assurdo faccione di Prodi con un lungo naso, con una qualche frase che umorizzava sulla questione delle tasse, oppure dalla presenza della corte coi vestiti da parata: la signora Mussolini, l'onorevole Fini, l'immancabile Giovanardi, Harry Potter Tremonti, Silvio Berlusconi e... Guardando le immagini mi accorgo che Umberto Bossi è stato fagocitato per intero dall'arteriosclerosi, ma è ancora vivo. In mezzo agli applausi ha urlato più di una volta "VENETO LIBERO" e "SILVIO, CE L'ABBIAMO ANCORA DURO, PER QUESTO è PIENO DI DONNE". Davvero una scena gustosa. Si, il vecchio delirante Bossi è ancora vivo. Poi vabbuo'... nulla di nuovo da segnalare. I soliti fischi all'inno di Mameli, la solita standing ovation sul " va pensiero", la solfa sulle elezioni taroccate, la folla che urla BUGIARDO BUGIARDO quando si parla del presidente del consiglio ( che magari io lo posso pure dire, ma loro no), la solita paura diffusa per i comunisti malvagi che si impadroniranno del potere e stupreranno tutte le donne d'Italia. No, proprio nulla di nuovo. Due giorni fa invece il Pastore Tedesco ha fatto messa da uno stadio, con tanto di cori e striscioni e presenze importanti. Ovviamente studio aperto ha parlato di assordanti fischi all'uscita per il presidente del consiglio Prodi e di scroscianti applausi per l'onorevole Silvio Berlusconi. Non ho intenzione di partire con le solite lunghe invettive. L'unica questione sulla quale voglio concretamente interrogarmi è questa: questo popolo di bestie immonde, ha intenzione di continuare ancora per parecchio a farsi manipolare da maledetti affaristi\mafiosi\lobbisti\pidduisti? No, perchè se è cos" io mi regolo. Possibile che sono cos" pochi a sentirsi oppressi, frustrati e sconfortati dall' andazzo generale? ...e poi... Bossi ma che tien' duro che nun cia' faje a te mantene' allert?? BUONANOTTE
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