Nick: sweetlo Oggetto: Più spazio alle donne? Data: 22/10/2006 11.19.17 Visite: 146
Più spazio alle donne in azienda? La Gran Bretagna è il Paese più liberale per le carriere rosa I manager italiani sembrano sempre più disponibili ad adottare misure aziendali utili a incrementare il numero di donne in posizioni dirigenziali. Segnali positivi in questo senso sono stati registrati nell’Ups Europe Business Monitor (Ebm), indagine annuale in cui più di 1.400 manager europei sono chiamati a esprimere le proprie opinioni su diversi temi che influenzano il business europeo. Il 69% dei manager italiani intervistati ha affermato di offrire al gentil sesso orari di lavoro più flessibili, in linea con la tendenza europea pari al 65%. Una percentuale significativa della classe dirigente italiana (32%) si dichiara, inoltre, favorevole ad adottare in generale misure per promuovere l’avanzamento delle donne a tutti i livelli. In quest’ambito, però, il Paese che si dimostra più "liberale" nel favorire le carriere al femminile è la Gran Bretagna, ma l’Italia si mantiene vicina alla media europea (33%) e alle percentuali del Belgio e della Francia (che seguono l’UK a pari merito con il 35%). Un primato tutto italiano riguarda, invece, la sensibilità dimostrata dai nostri dirigenti nei confronti della riduzione dei trasferimenti per lavoro delle donne, problematica che non sembra invece toccare i colleghi belgi, francesi e olandesi (solo l’8% sembra preoccuparsi di questa questione, contro il 29% dei manager italiani). Ma attenzione, non è tutto oro quello che luccica… Secondo quanto rileva l’Ebm, non vengono mantenute, infatti, le stesse attitudini positive nei confronti di tutte le problematiche che attengono alla questione delle donne in azienda. Ad esempio, i corsi di aggiornamento per le neomamme che tornano al lavoro sono visti come uno degli elementi fondamentali per favorire il loro reinserimento soprattutto in Germania (38%), Spagna (45%) e Gran Bretagna (48%). In Italia – che se la cava pur meglio di Francia (20%), Belgio (13%) e Paesi Bassi (11%) – questa esigenza è molto meno sentita (23%). Ben lontana dalla percentuale olandese (47%) è poi la quota di manager italiani che offre alle neomamme contributi finanziari per i bambini e le loro rette scolastiche: solo il 19% dei nostri dirigenti lo considera un incentivo per incoraggiarle a rientrare al lavoro.
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