Nick: C0ltrane^ Oggetto: Buon Compleanno iPod Data: 23/10/2006 9.32.39 Visite: 113
Sono passati esattamente cinque anni da quando ha fatto capolino un piccolo e simpatico oggetto bianco. All'inizio non ancora cosi' elegante, sottile e diversificato come ai giorni nostri, ma pur sempre un pezzo di tecnologia che sembrava calare dal futuro. E come spesso accade, incompresa nei suoi primi mesi di vita. L'iPod è un'emozione. Non è una macchina, non è un hard disk (o una memoria flash), non è una interfaccia, un sistema di archiviazione e uso dei propri file audio e video. L'iPod è un'esperienza. E' un momento che inizia occhieggiando un paio di cuffiette bianche apparire per un attimo nel nostro vicino in treno, in metropolitana, sul bus. E poi diventa la ricerca, la decisione e l'emozione dell'acquisto, quella dell'apertura del pacchetto minimalista e la scoperta dell'oggetto, del software che lo anima e di quello che si utilizza sul Mac o sul Pc per gestirne i contenuti. Ma non solo. L'iPod è uno stato della mente. Non è un sistema per gestire, non è un meccanismo per distinguersi. E' un viaggio zen, è la ricerca della perfezione per sottrazione, ovvero come diceva il filosofo dell'opera d'arte, "capirai quando la tua opera è pronta non perché avrai finito di aggiungere cose, ma perché avrai terminato di toglierle". E' la filosofia minimalista di Steve Jobs, che non ha mai fatto segreto del suo credo buddista e della sua ricerca dell'essenza, dello spirito imprescindibile delle cose. L'iPod è una libertà fondamentale. Non è l'oggetto alla moda, non è un lettore di musica digitale come tanti. E' un archivio della memoria, uno strumento per costruire le nuove intenzioni, è un oggetto che trascende la spiritualità per connettersi direttamente all'idea personale di mondo, di luci, di colori, di suoni di chi lo utilizza. E' una metafora di quel che potremmo voler portare un giorno con noi sull'isola deserta: tutto quel che ci appartiene, reso immateriale dalla rivoluzione dei bit. Niente più oggetti materiali da possedere, ma idee libere da replicare all'infinito nella loro essenza digitale, senza confini. L'iPod è una gentile maestra. Non è un arcigno nemico, un severo carceriere delle libertà di chi vuol cercare la propria via all'auto-espressione digitale. E' un mezzo per apprendere, crescere, con semplicità e facilità, per riuscire a sfruttare via via le nascenti opportunità delle nuove tecnologie. E' la compagna di un viaggio attraverso il più rapido e selettivo cambiamento del tempo dell'Uomo, quello basato sull'apparire di un intero nuovo sistema in cui il vecchio, l'analogico, il fisico, si sta lentamente dissolvendo e sta prendendo spazio il bit. Siamo creature analogiche, figlie della materia, e seguiamo questa trasformazione chiedendo aiuto a chi vuole, anziché intimidirci, aiutarci a capire ed a fare. L'iPod, infine, è regalo. Non è un'imposizione, una brutta sorpresa, un sogno che si trasforma in un incubo. E' invece un atto di gentilezza, un momento di pace, un'oasi di felicità, una soddisfazione che non ti tradisce nel momento del bisogno. E' lo strumento grazie al quale partire per l'avventura di una nuova esperienza, un segnale tra persone di affetto, di vicinanza, un simbolo di affrancamento e di appartenenza al tempo stesso. E' il passaporto per un nuovo mondo in cui i bit sono gentili e non ci catturano, ma si lasciano addomesticare docilmente. Grazie a Macity :) Computers are like air-conditioners: they stop working if you open windows! |