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Nick: (ò)
Oggetto: RamboNapoli
Data: 31/10/2006 14.59.39
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Un minuto fatale.
Appuntamento ore 18.45 all'angolo di via Duomo, nei pressi di cannella.
Per telefono mi avvisano che sono già lì ore 18.15.
5 minuti e scendo di casa, me ne occorrono altri 8 prima di arrivare lì.
Ore 18.27 passo davanti a porta san gennaro, infastidita da un tipo vestito di nero che mastica merda e mi dice "Uè buellaaaaa!"
"I k schif'" penso e proseguo, ho un piccolo dolore al ventre come capita tutti i mesi e mi concentro sul respiro lento per allontanare il fastidio, sono quindi assente alla strada.
Ricordo che ho scordato di comprare le sigarette, mi capita spesso, è il desiderio di smettere.
Ore 18.30 sono all'angolo di via Duomo davanti Cannella, a destra verso la strada, Lia, due occhioni turchini m'afferra la borsa scherzando.
"Andiamo" dico, scendiamo via Duomo, fino in fondo per raccogliere un'altra persona, risaliamo via Duomo.
Un macello di gente.
Mi ricordo di giovedì e della rapina ad Unicredit, ma stavolta non chiedo niente.
Giriamo per via tribunali e la mia serata è andata come sempre, saluto Lia e proseguo da sola verso via Roma.
Mi piace camminare da sola, mi piace pensare, guardare le persone, sentire la strada sotto i piedi.
Ho saputo solo alle 23.00 cos'è successo alle 18.30 a 15 passi da me che aspettavo davanti a Cannella.
Ho pensato due cose, sinceramente:
che smettere di fumare mi sta salvando due volte la vita,
e che in fondo se avessi saputo in tempo, stavolta 15 passi indietro l'avrei fatti volentieri per veder morire un uomo nel suo sangue infetto.
Avrei desiderato tanto sputargli addosso.
Davvero tanto.
Quanto al sondaggio circa l'esercito o meno a Napoli, io ho risposto così:
voglio Rambo, e conservare saliva abbastanza.
Noi, noi non siamo eroi, noi che crediamo d'esser forti perchè in grado di sopravvivere alla violenza, che ci sentiamo capaci di vivere in una grande città tollerandone i grandi disagi.
Noi, NON SIAMO EROI perchè abbiamo imparato a camminare da soli per strada tra bossoli e sangue.
Paolo Borsellino è stato un eroe, Roberto Saviano è un eroe...io mi sento solo come una che ha avuto il culo di non fermarsi a compare le sigarette.
