Nick: MoreFerarum Oggetto: 0'Sistema-quanti di voi sono.. Data: 10/11/2006 20.24.3 Visite: 107
camorristi? tratto da libero.it: «Un omaggio a chi lotta» Un documentario che non vuole fare storia, ma ringraziare chi combatte la camorra, quotidianamente, lontano dalle telecamere e senza scorta Libro e dvd sono usciti soltanto in questi giorni nelle librerie, ma si sta già lavorando alle ristampe, sullo scaffale c'è il premio Ilaria Alpi e in arrivo c'è un altro riconoscimento, importantissimo, di cui è ancora vietato parlare. Una soddisfazione enorme per chi lavora da tanto tempo a questo progetto, in particolare per il regista, Ruben H. Oliva (già conosciuto al pubblico italiano per il film "Quando c'era Silvio") che - insieme a Matteo Scanni - ha curato il progetto di "'O Sistema". Quanto vi ha consumati questo lavoro? Ci ha preso 4 anni, abbiamo lavorato davvero molto. Ma le soddisfazioni sono tante in questo momento. Però vorrei che fosse chiaro: non vogliamo diventare esperti di camorra, anche se è da moltissimo tempo che seguiamo il fenomeno, vogliamo piuttosto rendere omaggio a coloro che veramente combattono in prima linea contro la camorra ogni giorno della loro vita, senza scorta, senza niente, senza riconoscimenti pubblici. Sono studenti, maestri, poliziotti, magistrati, semplici cronisti della zona… È previsto un passaggio in tv del vostro documentario? Per ora Rainews24 ci ha dedicato un grande servizio e le vendite stanno andando benissimo. Vedremo... Il 18 novembre il cofanetto sarà presentato a Roma nell’incontro contro le mafie. Il 30 invece ci sarà un mega-raduno a Napoli con tutta la magistratura e tutti i quadri più importanti dell’antimafia. Quali difficoltà ha incontrato in questi 4 anni? I problemi di un territorio terribile in cui scrivere è una cosa, riprendere è un’altra. È difficilissimo ottenere delle immagini, gli stessi operatori che lavorano nel napoletano non alzano mai la camera, ce l’hanno praticamente rasoterra. E in ogni caso subiscono aggressioni, gli rubano l’equipaggiamento… È una violenza che trovi soltanto negli scenari peggiori in giro per il mondo. Il camorrista lo individui subito. Sono dappertutto, sono violentissimi e non misurano. Il camorrista ti guarda e dice "questo qua mi sta sul cazzo" e ti spacca la testa, se non vuole ucciderti. Tanto poi andare in galera è una cosa normale per loro. Timori? Dopo le minacce ricevute da Roberto Saviano (autore di "Gomorra. Viaggio nell'impero economico e nel sogno di dominio della camorra"), avete paura anche voi? No, perché le minacce vere le hanno ricevute da tempo i cronisti veri, come Rosaria Capacchione, l’ex sindaco di Casal di Principe... Gente che veramente rischia la vita, mentre a noi al massimo la camorra ci ha taroccato il dvd e lo trovi in vendita nelle bancarelle di Napoli. Che cosa le rimane di questa esperienza? Innanzitutto è un lavoro che serve come base per qualsiasi altra cosa volessi fare in futuro sulla camorra. Nel cuore, invece, mi rimane la gente che lotta, il grande sacrificio della società civile che combatte contro la camorra, che è emozionante. Cosa pensa della proposta di avere un esercito a Napoli? È una stupidità mostruosa. Napoli è Italia e la legalità si salvaguarda tagliando le gambe economicamente alla camorra, non reprimendo ma prevenendo il fenomeno. Si devono eliminare le connessioni della premiata ditta Camorra Spa, al Nord, al Sud e al Centro. La camorra non trae i suoi guadagni da Napoli, ma da tutta l’Italia. Altri progetti? Nuove inchieste. Ci sono delle cose in cantiere, ma ne parlerò più avanti. Giorgia Camandona
|