Nick: falconero Oggetto: 10 febbraio Data: 20/3/2004 15.42.36 Visite: 147
Il 10 febbraio di ogni anno verranno FINALMENTE ricordati i martiri delle foibe e gli esuli Istriani vittime dei comunisti jugoslavi e di comunisti (Italiani non lo dico) che spopolano nel nostro paese: eccovi la cronistoria di certo non copiaincollata da qualche parte, ma scritta da me(ne consiglio la lettura ai compagni di questo forum)... Era il 10 febbraio 1947 quando l'Italia, persa la guerra, rinunciava a Istria e Dalmazia che passavano ufficialmente alla Jugoslava. A quei territori che, per completare il processo risorgimentale, avevano portato l'Italia ad intervenire nella prima guerra mondiale e, in seguito, D'Annunzio ad occupare Fiume, bisognava per sempre rinunciare. Per l'Italia perdente, era l'equo prezzo da pagare. Bisognava dimenticare ogni aspirazione irredentista. Del resto, come pretendere che "i Vincitori " rispettassero la nazionalità della popolazione giuliano-dalmata che era a maggioranza Italiana? Ingiusta presunzione! Così al popolo istriano fu chiesto - dopo l'avvenuto "passaggio di proprietà" - di attuare una drammatica scelta: restare nella propria terra, rinunciando alla propria cultura e alle proprie radici ,ponendosi sotto "l'ala protettiva" del regime comunista di Tito, o lasciare casa, famiglia, attività, tutti i legami più profondi che avvinghiano l'animo umano ,per rifugiarsi in Italia.e andare incontro a una nuova vita ricca di incognite La maggioranza, trecentocinquantamila, scelse di andarsene in Italia, gli altri rimasero. Ma il Maresciallo Tito, mosso da un odio tutto antitaliano - anche a guerra finita e sfruttando il suo status di vincitore - volle iniziare la sua personale opera di pulizia:fu "l'olocausto italiano", le Foibe. Una tragedia che non si sarebbe verificata senza il placet dei comunisti italiani che sapevano ma tacquero, anzi, invitarono la popolazione triestina ad accogliere i Titini come salvatori. Una tragedia che è stata vissuta nel silenzio, di cui non si è mai potuto parlare e che si diceva essere "invenzione fascista". Persino sui dizionari alla voce "foiba" 'è stato scritto "buca scavata dai NAZISTI per sotterrare cadaveri (!?)". Fu ed è una delle tante manipolazioni storiche dei comunisti che, da una parte, negavano ogni diritto ai profughi Istriani, dall'altro serbavano( e serbano ancora…) nei propri archivi - probabilmente proprio nella sede di via BOTTEGHE OSCURE… - le prove dell'avvenuto massacro. Una tragedia, dopo quasi sessant'anni, ancora sconosciuta alla maggioranza degli Italiani. Ancora oggi in tv si trasmettono insistentemente dossier sulle persecuzioni( sempre da condannare, sia chiaro) perpetrate da Nazisti contro gli Ebrei( anche se gli ebrei mostrano di saper imitare i nazisti nei loro "rapporti" con i palestinesi…), ma rarissime, se non nulle, sono le voci sui martiri delle foibe. Sui libri di scuola, poi, meglio tacere:neanche un trafiletto per ricordare una pagina tanto luttuosa della nostra storia. I profughi Istriani oggi non reggono e dirigono l'economia mondiale come l'azione sionista insegna, quindi non meritano nessuna considerazione. Del resto sono i comunisti nostrani ad aver interesse ad annientare le testimonianze dirette dei loro crimini condannandoli alla damnatio memoriae. Un esempio dell' obnubilamento storico portato avanti per anni, ci viene dalla partita giocata l'anno scorso tra Livorno e Triestina:quando i tifosi del Livorno(stalinisti dichiarati) accolsero gli ospiti con lo striscione "Tito ce l'ha insegnato, le foibe non sono reato,"lo stesso non fu rimosso: le forza dell'ordine non sapevano cosa fossero le foibe(forse nemmeno chi fosse Tito…in verità!)! Persino in internet, sui vari siti d'ispirazione marxista-leninista si possono facilmente trovare frasi del genere…"Le foibe bisogna riaprirle e buttarci tutti i fasci e forzitalioti che ammorbano l'aria di questo nostro bel paese!!!!" Certamente da chi incita all'odio, non dobbiamo aspettarci nulla. Sarebbe vana illusione. A noi basta ricordare le nostre battaglie, le nostre lotte,senza piegarci alla logica del politicamente corretto con viaggi in Israele finalizzati a nient'altro che a mire personali. L'anno scorso alla Camera è stata presentato un disegno di legge per Istituire il 10 febbraio come giorno "dell'altra memoria", deve ancora svolgersi la prima votazione….Presto la Slovenia e la Croazia(nel cui territorio rientrano oggi l'Istria e la Dalmazia) entreranno a far parte dell'Unione Europea, gradiremmo che chiedessero almeno scusa per quello che hanno fatto ai nostri compatrioti. Basta solo un gesto, non vogliamo continuare a piangerci addosso per sempre per le persecuzioni subite e infliggere nel contempo persecuzioni ad un altro popolo fino ad annientarlo. Un gesto simbolico di ammissione di colpa servirebbe a mettere tutte le persecuzioni sullo stesso piano. Perché in Italia non dimentichiamo quanto ha sofferto il popolo istriano… |