Nick: Casual Oggetto: Non avendo un cazzo da fare Data: 15/11/2006 16.48.13 Visite: 335
vi racconto un paio di storie ispiratemi dal post di Viola*, nota musa ispiratrice. Non riguarda nessun iscritto a ircnapoli, non sono inciuci, ma solo testimonianze di quanto la capa della gente sia una sfoglia di cipolla. 1 Un tot di anni fa conobbi una ragazza di Sorrento che chiamerò convenzionalmente Sandra. Cominciammo a vederci con una certa frequenza, ma niente che somigliasse nemmeno da lontano a un fidanzamento, uscivamo a Napoli o dalle sue parti, a mangiare qualcosa, in giro per locali, in albergo o a casa mia a trombare, guardare un film, insomma facevamo cose normali. Andò avanti per circa sei mesi, senza che nessuno dei due chiedesse mai se ci vedessimo con altri/e, lo davamo in qualche modo per scontato che qualche scappatella ci poteva stare, del resto non stavamo mica insieme per quanto il nostro rapporto non fosse privo di una certa tenerezza. Poi un giorno lei mi disse che partiva per Milano, dove avrebbe sostenuto dei colloqui di lavoro per due settimane. La cosa m'insospetti' perchè il periodo era un po' troppo lungo, ma non stavamo mica insieme e non mi posi il problema. Mi chiamò dal treno dicendomi che le sarei mancato, ma lo disse come ci dicevamo sempre le cose, con il risolino di chi sa che non sta facendo davvero sul serio. Passarono i giorni e di lei non ebbi notizie, dopo circa una settimana provai a chiamarla e trovai il telefono spento, poi le mandai un paio di sms e non ottenni risposta, fin quando, sinceramente preoccupato che le fosse accaduto qualcosa, attraverso l'ufficio dove lavorava mi procurai il numero di casa. Fu sincero lo stupore quando appresi da sua madre la notizia che Sandra si era sposata, che in quel momento era in viaggio di nozze e che al ritorno si sarebbe stabilita a casa del marito a Lodi, in provincia di Milano. Poi un paio di mesi dopo squillò il cellulare, numero anonimo, dall'altro lato la sua vocina da gatta morta (ha ragione viola quando dice di diffidare dalle gatte morte) mi disse, come se niente fosse accaduto, che aveva dovuto farlo perchè le loro famiglie si conoscevano da sempre, che lei pur non amandolo non aveva avuto il coraggio di dire no e nemmeno di rendermi partecipe del fatto che quella storia che io credevo spensierata e senza vincoli, era per lei l'abbandono al nubilato. Mi chiese di andarla a trovare o di vederci giù quando lei sarebbe tornata a trovare i suoi genitori, che le mancavo, ma io le risposi che non mi sembrava il caso, aveva già chi prendere per il culo e lo attestava anche una carta bollata depositata in Comune da qualche parte. La rividi molto tempo dopo in piazza a Sorrento, per caso, dove ero andato a trovare un amico che vive da quelle parti. Sandra aveva due bambini e un marito grasso, lei stessa era decisamente sovrappeso, quando incrociai il suo sguardo mi osservo triste, sorpresa, io mi limitai a girare il viso e andare per la mia strada, ma mi dispiacque, sincero, il suo odore non l'ho più dimenticato e nemmeno lo sguardo adorante dell'uomo che aveva al fianco che forse come me non sapeva o che, semplicemente, le avrebbe perdonato quello e molto altro. 2 C'è una ragazza cresciuta nel mio quartiere che chiamerò convenzionalmente Claudia. Tutti la consideravano una santa, la classica brava ragazza che vorresti sposasse tuo figlio. Infatti Claudia doveva sposarsi, una settimana dopo, con un mio vecchio amico d'infanzia che per lei stravedeva. Solo che qualche giorno prima dell'evento di lei non ci fu più traccia, i genitori e Mirko - nome di fantasia - arrivarono a denunciare la scomparsa alla Polizia. Lei invece chiamò qualche giorno dopo dicendo che aveva sposato un carabiniere a Roma il giorno prima, in fondo una sorta di par-condicio fra forze dell'ordine. Si seppe in seguito che stava con tutti e due da almeno quattro anni. Da allora di Claudia nel quartiere non si parla più, nemmeno per dire qualcosa di cattivo, è diventata il simbolo che le brave ragazze appartengono a un'altra epoca, ammesso che siano mai esistite. Mirko non si è mai veramente ripreso. Qualche anno dopo lo trovarono impiccato nella sua stanza, sul muro aveva scritto a caratteri cubitali "Claudia". 3 Due miei amici uscivano con due ragazze e fin qui niente di strano, direte voi. Solo che queste due ragazze, che erano sorelle, avevano già un fidanzato. La cosa funzionava cosi': quando capitava che si vedevano si facevano lasciare sotto casa dai legittimi ragazzi restando nell'androne del palazzo, dopo di che una decina di minuti dopo riuscivano per salire in macchina dei miei amici. La cosa andò avanti per un po', fin quando una sera i miei amici oltre a loro trovarono sotto casa i fidanzati delle tipe e un nutrito gruppo di baldi giovanotti che oltre a sfasciargli la macchina diedero 4 coltellate a uno di loro. Lui fini' in rianimazione, l'altro ebbe un braccio e una costola rotta. Pare che le due zoccole, inventandosi chi sa quale fantasiosa storiella, siano riuscite anche a farsi sposare. I miei amici furono contenti di aver portato a casa la pelle. Non rileggo, sarà pieno di errori e ripetizioni. Voglio solo precisare che non è un'invettiva contro le donne, sono solo storie che sono capitate a me o a qualcuno che conosco, ce ne saranno di sicuro tante altre dove i protagonisti negativi sono uomini. In fondo non è questione di genere, la gente non sta bene e a cerevell a na sfoglie e cepoll. |