Nick: Copia&Inc Oggetto: Sesso e primavera Data: 22/3/2004 7.55.40 Visite: 78
21-3-2004 Sesso: mai astenersi a primavera Si può ingrassare di 8 chili A lanciare l'allarme uno studio, realizzato dalla rivista "Dimagrire" che ha coinvolto circa 200 psicologi, sessuologi ed esperti di alimentazione sul tema del rapporto esistente tra primavera, eros, e obesità. Il meccanismo è semplice: chi non pratica il sesso, è probabile lo faccia in seguito ad una delusione affettiva che viene poi esorcizzata nel consumo smodato di cibo. A quel punto i destino è segnato, e la bilancia parla chiaro. E la primavera? Rimane il mistero. Capo chino sul diodo luminoso o sulla più tradizionale lancetta che - dicono gli esperti - potrebbero indicare fino a otto chili guadagnati dall'ultimo, ahimé, rapporto amoroso. Lo scompenso metabolico è avvenuto: chi ha vissuto delusioni, relazioni finite male, compensa il tutto abbuffandosi e ingrassando. Insomma - dicono i soliti esperti - si finisce per "fare l'amore" col cibo piuttosto che con la persona desiderata. Ma perché chi rifiuta l'amore finisce per buttarsi sul cibo? Innanzitutto per riempire l'inevitabile vuoto; perché si trasferisce sul cibo il proprio bisogno di affetto; per sfogare tensione e frustrazione per i propri sentimenti repressi; perché, comunque, certi cibi hanno un influsso benefico sull'umore. In questo meccanismo - avvertono un'altra volta gli esperti - ci sono dei soggetti particolarmente a rischio. Innanzitutto le donne tra i trenta e i quarant'anni, la cosiddetta generazione "sex and the city". A seguire anche i quarantenni maschi, manager e uomini di potere. Al primo posto delle preferenze espresse da questi bulimici indotti dall'astinenza sessuale, i dolci naturalmente; seguono pizza, alcolici, piatti esotici africani e ovviamente, çavan sans dire, tanta, tantissima carne. Le conseguenze possono essere molto pesanti, in tutti i sensi: si possono accumulare fino a otto chili di adipe "compensativa" in, soli, tre mesi, con una media di oltre due in più al mese. E la Primavera? Su questo punto lo studio è meno chiaro, e le argomentazioni degli esperti tendono a convergere su un punto: una più marcata sensibilità metabolica caratteristica della stagione primaverile. Come venirne fuori? La risposta appare a questo punto scontata. http://www.tgcom.it/ArticoloTgCom/articoli/24/articolo176524.shtml
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