Nick: Casual Oggetto: re:pa_yu ma che dici? Data: 17/11/2006 20.22.55 Visite: 30
il problema è che il napoletano attuale è molto diverso da quello immortalato dai poeti decine di anni fa, questo per una serie di motivi che è difficile riassumere. molto schematicamente possiamo dire che un tempo esistevano vari livelli di napoletano, quello più dotto, aristocratico, quello borghese, e poi quello popolare, con l'abbandono fisico da parte delle classi più abbienti del centro storico si verifica da parte loro anche un generale abbandono del dialetto. questo fa si che il napoletano attuale, privo del livello "illustre", sia dominato dalla variante più popolare il cosiddetto "napulegno", caratterizzato dalla caduta di molte consonanti e confluenza di tutte le vocali atone (non accentate) nella vocale centrale indistinta. in realtà per scrivere bene il napoletano basterebbe avere un segno grafico corrispondente, tieni conto che questa vocale, che si chiama "schwa", esiste in arabo, in ebraico, in inglese, ecc. ecc. nell'alfabeto fonetico si rende con una "e" rovesciata. comunque è una vicenda complessa della quale mi sono occupato con degli articoli e con i miei studi, magari ci faccio un post appena organizzo sinteticamente le idee. |