Nick: xfrescone Oggetto: KAKà Data: 24/3/2004 12.43.53 Visite: 89
KAKA', O CRAQUE Ricardo Izecson Dos Santos Leite è una malattia che contagia. "O Craque" lo chiamano in Brasile, ovvero il fenomeno. In Italia per tutti è Kakà, ma chi lo ammira giocare si spreca in paragoni senza fine scomodando i più grandi di tutti i tempi. Rimangano pure al loro posto i grandi signori del calcio perché il bambino di Brasilia è semplicemente unico. Disarmante è il suo modo di giocare, essenziale, lineare anche tra i tacchetti più roventi. Viene quasi il sospetto che il ragazzo sia il risultato perfetto di qualche esperimento biochimico. Ricardo ha tutto di tutti. Ha la classe cristallina tipica del sudamericano, la freddezza teutonica, la potenza anglosassone, la resistenza di un keniota, la velocità di un ghepardo. Ma chi e Kakà? Non c’è risposta, perché il fenomeno in questione ha tutta l’aria di stupire ancora, almeno per una decina di anni, chissà quanti conigli nasconde ancora nel magnifico cilindro. Icona straordinaria del calcio che piace Ricky, un’autentica cataratta per gli occhi degli amanti del pallone, così intenti a stropicciarsi le pupille ad ogni sua invenzione. Da quando è in Italia gli si addice pure il nomignolo "Ciro", come quello di un furbo e scaltro scugnizzo. Prenderai tante botte nel "Bel Paese" gli dissero prima del suo arrivo. Lui per evitarle ha imparato a mirare la porta da lontano, con regolarità, con efficacia disarmante. Straordinario Ricardo l’acchiappasogni, ha tutto di tutti, anche una faccia da Pallone d’Oro. Ma come non è appena arrivato in Italia? Si, e allora? |