Nick: POMPEO Oggetto: le bufale del Il giornale Data: 24/11/2006 18.18.37 Visite: 108
Una storia sparata in prima pagina a caratteri cubitali. Ma falsa. Il Giornale di Maurizio Belpietro e Paolo Berlusconi ha fatto uno di quei colpi giornalistici per i quali è famoso: nell'apertura del quotidiano, e poi a pagina 7 si racconta di un progetto di legge presentato al Senato e già pronto per la discussione. La notizia è pepata perché secondo Emanuela Fontana, la giornalista che l'ha firmata, tra coloro che l'hanno poposta c'è anche il ministro per la SaluteLivia Turco, e questo - per l'autrice - ne fa automaticamente una proposta del dicastero (e magari anche del governo). In effetti la proposta esiste, anche se nell'occhiello c'è scritto "Sarà perseguito il medico che tiene in vita il degente se questi non vuole" (è virgolettato). E invece nel pezzo si chiarisce che è l'esatto contrario: "non è ritenuto punibile il medico se rispetta la volontà di morte del paziente". Un po' diverso, non trovate? Già questo potrebbe bastare a far ridere chiunque creda nel giornalismo. Ma in realtà la bufala del quotidiano è un'altra: è vero infatti che i firmatari della proposta sono gli onorevoli Grillini, Bellillo, Turci e Turco. Ma purtroppo per il giornalismo italiano, quel Turco lì non è il ministro Livia, ma l'Onorevole Maurizio Turco della Rosa nel Pugno! Per verificare la notizia non è che ci volesse molto: bastava andare sul sito del Senato della Repubblica, cercare il pdl numero 1702 depositato il 26 settembre 2006 e cliccare sul link che indicava i cofirmatari. E invece qualcuno pigro e voglioso di polemica non l'ha fatto. Chissà perché... Non è la prima volta che Il Giornale di Belpietro e Berlusconi (Paolo) pubblica notizie false e/o diffamatorie: è successo spesso con i magistrati - alcuni sono diventati milionari grazie alle cause vinte e ai risarcimenti dei danni - è successo con quella splendida bugia che corrisponde al nome di Telekom Serbia. Dispiace però che un quotidiano che annoveri grande firme (come Filippo Facci) e ottimi professionisti continui a fare figuracce di questo genere, soltanto con l'obiettivo di cercare la polemica e la rissa a tutti i costi. Il suo mascelluto direttore Maurizio Belpietro domani difficilmente ammetterà l'errore, e se lo farà - ci scommetto - dirà che comunque il fatto che esiste una proposta di legge sull'eutanasia rimane. Cercando di concentrare l'attenzione su un fatto accessorio che oltretutto notizia non è, visto che il progetto è lì da due mesi ed è difficile che venga approvato. E speculando, soltanto per fare un favore alla Chiesa cattolica, su un dramma come l'eutanasia che invece meriterebbe interlocutori e dibattiti ben più seri. Tratto da: giornalettismo.ilcannocchiale.it e infatti come previsto «È stato un errore - riconosce Belpietro - un errore grave, per cui porgo le scuse mie personali e del giornale al ministro Livia Turco. Resta tuttavia il problema di una proposta di legge della maggioranza che intende introdurre non solo il testamento biologico, ma anche l'eutanasia». Le scuse però non bastano alla Turco che chiede le dimissioni del direttore Belpietro. «Sono indignata e scandalizzata di quanto accaduto - dice il titolare della Salute - Evidentemente la bramosia di infangare colui che si ritiene l'avversario politico del momento è tale da offuscare addirittura la vista e la capacità di leggere i nomi e cognomi delle persone e la loro qualifica istituzionale». 24 novembre 2006 |