Nick: Casual Oggetto: Il rifugio dei cuori infranti Data: 29/11/2006 14.45.32 Visite: 375
Il vecchio teorico Franti dice che ci si seppelisce in chat/community quando si è reduci da una delusione d'amore. Mi sembra un'affermazione sensata in virtù del fatto che cosi' facendo non si rinuncia alla socialità tout court, ma se ne sceglie una forma surrogata. Un'estremizzazione ai limiti del patologico di questo atteggiamento si verifica quando l'unica socialità che il soggetto si concede è esclusivamente di questo tipo. I malati d'amore sono facilmente riconoscibili, in genere non hanno foto perchè il solo rivelare la propria immagine darebbe un tocco di realtà troppo reale (perdonate il bisticcio di parole), mettono post nei quali le domande più banali del mondo diventano dilemmi di vita, come se il motivo della fine della propria storia sia da ricercare nell'incomprensione, nel non aver saputo spiegare, nel timore di non aver saputo dire o far capire all'altro quanto era importante. Le storie invece finiscono per troppa chiarezza ma il malato d'amore preferisce struggersi e mandare il nastro all'indietro fino a incocciare magicamente nel momento X in cui quella storia ha smesso di funzionare. I malati d'amore sul web non si aprono al mondo, parlano con un altro al ritmo di centinaia di messaggi, dicono tutto fino al più piccolo dettaglio, ma è come se lo facessero di fronte a un muro, a uno specchio, dove l'interlocutore è solo un pretesto, quando infatti provi a infrangere la cortina si ritraggono indietro spauriti. Al malato d'amore non chiedete mai un numero di telefono, una foto, un'uscita per farsi quattro chiacchiere vere invece che il tic e tic e tic e tac della teastiera, semplicemente non le vuole, voi non gli interessate come persona reale, ma come ombra di un mondo virtuale che è un comodo guscio. A tutti più o meno può succedere e in genere si guarisce, lo testimoniano tanti piccoli segni di risveglio, cominci a vedere prima una e poi due e poi cento foto sulla loro pagina, poi te li ritrovi a una serata del sito, poi si fidanzano e se ne vanno. Per loro questa è quasi sempre una fase transitoria, non sono davvero interessati a quello che qui avviene e a quelli che qui "esistono", è solo egoisticamente un rifugio per cuori infranti. |