Nick: !!!!!^SpiKe^ Oggetto: e per finire Data: 4/12/2006 16.53.13 Visite: 672
sempre dal Blog di CONIGLIONE, eccovi l'ultima questione, per oggi la bionda o la mora? Un lettore di lunga data, un amico, un ragazzo che ha una mano felicissima nel costruire immagini assemblando parole ha un dilemma. La bionda o la mora? Cari lettori, non starò a dirvi che io sono contento dell'esperimento, che sono orgoglioso e felice degli interventi di miei amici. Anzi. Non vi dirò neppure, sia chiaro, che sono addirittura orgoglione di avere la stima di persone così valide. E nemmeno vi dirò che siete dei viziati testa di cazzo che credete di stare a leggere un blog qualunque in cui ci sono scritte due righe per farsi quattro risate. Non vi dirò che siete coglioni a non leggere i loro post, a snobbarli solo perchè non recano in calce la firma del magnifico Coniglione. Non vi dirò che sbagliate. Perchè sono cavalli di razza che amerei avere nella mia scuderia. E hanno deposto delle perle di cui li ringrazio. Anzi, non vi dirò nemmeno che spero di poter godere ancora di loro interventi. E di altre loro deposizioni di uova letterarie. Stasera voglio, piuttosto, parlare dello strano caso in cui un finto non figo (caro Tonino, te forse non sarai un fotomodello, ma hai una facciatosta e un'autostima che noi veri non fighi ce la sognamo) è conteso tra tre donne. Potete leggere nel post precedente a questo l'ingarbugliata faccenda, di cui io, invero, non ho capito un emerita minchia. Ma torniamo a noi, e generalizziamo. I soggetti femminili in questione sono tre e presumibilmente realistici e verosimili. Ma io tenterò a vostro beneficio, una universalizzazione del discorso. La bionda. L'animo delicato, sensibile, fragile. Infantile. Insomma, la bambina, la lolita immatura che ameremmo tutti accudire e incaprettare da dietro. Un esserino bisognoso di coccole e di insegnamenti sessuali. La vergine immacolata che serba l'amore dietro copertine di Harry Potter. Che costudiscono sentimenti puri anche se le traversie della vita le hanno portate a fidanzarsi con oscuri figuri dal folto pelo. Anzi, mentre sono abbarbicate a ipertricotici ominidi appare ancora più evidente la loro bellezza di porcellana trasparente che tanto piace agli uomini dal cuore tenero. La mora. Quella che nella nostra storia rappresenta l'eros maturo, la forza del pelo nero, la vigoria sessuale. La mora è sensuale, torbida. E' la tipica donna che ti fa fare pazzie aspirando alla sua figa. E' una Luisa Rossi, una che vuole il suo codazzo, e vuole che nel codazzo ci sia anche tu. Ogni tanto fa l'appello dei suoi uomini, e se manchi, ti viene in cerca. Una mangiauomini, una mantide. Una che ti sbiella quando ti chiava, una Circe che ti circuisce, che ti assorbe, che ti consuma. Una passione. La cozza. Bruttina, ok. Però è dolce, disponibile, aperta. Innamorata suo malgrado. In fondo ella aspira alla promozione sociale di avere un uomo di rango estetico superiore al suo, cosa che la renderebbe una vincente nel gruppo delle pari-cozze. E per ottenere questo non esita a umiliarsi offrendo apertamente la propria patata. E' anche vero che la cozza offre affidabilità, pronta risposta sessuale, fedeltà, solidità, dipendenza emotiva, consolazione e buona cucina. Non dimentichiamo neppure il deto "brutto muso bel buso" che riconosce alla cozza un bel culo o mal che vada una bella figa. Cosa scegliere fra i tre soggetti in questione? Scusate. Chi scegliere? Il buon caro vecchio Coniglione direbbe: montale tutte e tre. Il saggio e tenero Coniglione invece dice: se sei incerto vuol dire che il tuo cuore non è preso per nessuna delle tre. E che forse non è ancora arrivata la persona giusta. Ma vogliamo veramente rinunciare a tre possibilità di chiavare? In fondo se non sei veramente preso per nessuna delle tre perchè privare le altre due del tuo modesto ma (iddio lo preservi) affidabile pinnacolo? Spargi il tuo seme, o giovane. Ma sempre con onestà intellettuale. Parati il culo con un sempre valido "guarda non sono sicuro, non ho voglia di legami, esco da una storia di tre anni con una tipa". In fondo, le tre ragazze sono solo tre esempi paradigmatici. La bionda è la pudica e sensibile, la mora è la porca, la cozza è la cozza. La prima ti delizierà con la sua timidezza e il suo pelo biondo, la seconda ti sviterà le giunzioni e ti terrà sulle spine, la terza, la cozza, ti farà godere e ti lascerà umiliarla in pratiche sessuali che hai sempre pensato e mai osato realizzare. Se è vero che non è sbocciato alcun sentimento vero, che sono emozioni allo stadio larvale, che deve ancora arrivare la ragazza che ti scuote (e forse è meglio che per ora non arrivi), facciamo sbocciare l'unico e vero sentimento maschile che si conosca: lo sburro. Sburriamo, amici, sburriamo. Rendiamo questo mondo un mondo più bianchiccio, più appiccicoso e più odoroso di funghi cotti (ho scoperto che l'odore dello sperma assomiglia a quello dei prataioli: un giorno arrivando in cucina sono stato mezz'ora per capire che cosa sapesse così intensamente di seme umano e dopo mi sono accorto che l'odore proveniva dalla micotica pentola). Più bello. Sburriamo. ...evacuato da coniglione alle [00:34] | Tratto da - http://coniglione.iobloggo.com/archive.php?cid=15229
  É necessario conoscere il punto dove bisogna fermarsi,il punto al quale arrivare. Conoscendolo,si ha la tranquillità. Avendo la tranquillità,si ottiene la pace. Ottenendo la pace,si possono prendere le decisioni.Potendo prendere le decisioni, si può agire |