Nick: leletta Oggetto: sanità e multe Data: 5/12/2006 14.10.16 Visite: 179
Fate parte di quella categoria di persone che prenotano una visita medica in un ambulatorio pubblico e non si presentano il giorno stabilito? Oppure siete tra coloro che si sottopongono a un esame diagnostico presso una struttura del Servizio sanitario nazionale e poi non si preoccupano di ritirare il referto? Preparatevi a essere multati. Il ministro della Salute, Livia Turco, ha in preparazione un pacchetto di misure che, oltre a contenere un piano di prevenzione (linee guida che mettano in guardia i cittadini sui danni da fumo, alcol, errata alimentazione e obesità), potrebbe prevedere un ticket contro i negligenti. Quelli che con il loro comportamento intralciano il regolare lavoro della sanità pubblica, alimentano le già bibliche liste d’attesa, ma soprattutto contribuiscono ad alzare la già elevatissima spesa sanitaria nazionale. Come in Gran Bretagna Annunciata attraverso un’intervista al quotidiano "La Stampa", la misura ipotizzata dal ministro Turco si basa sul concetto che i diritti debbano andare di pari passo con le responsabilità. Ma interpretando in senso lato questo concetto, si finirebbe per arrivare a quello che in Gran Bretagna è già una realtà: una sorta di ticket per chi ha stili di vita scorretti. Il servizio sanitario nazionale inglese, per esempio, si riserva il diritto di negare un intervento gratuito all’anca a chi si rifiuta preventivamente di dimagrire. E ancora: i sudditi della Corona fumatori che hanno bisogno di un’operazione di routine (non d’urgenza, perché in questo caso si interverrebbe comunque) devono prima sottoporsi a un programma per smettere, con un termine prefissato per abbandonare definitivamente le sigarette. Altro esempio: tempo fa il parlamento inglese aveva discusso una proposta di legge che voleva negare il diritto alla fecondazione assistita a spese dello Stato, a quelle donne che fumano più di 15 sigarette e bevono più di tre bicchieri di birra al giorno. Il dovere di non ammalarsi Le misure del nostro Governo, ha spiegato il ministro Turco, saranno identiche, per ispirazione, a quelle varate in Gran Bretagna. Avremo dunque anche in Italia il "dovere di non ammalarsi", perché "lo Stato spende decine di miliardi di euro l’anno per i danni diretti e indiretti che derivano da stili di vita non corretti dei suoi cittadini", ha spiegato il ministro della Salute. Se non basterà un piano di prevenzione e sensibilizzazione, "scatteranno sistemi sanzionatori". A cominciare dal ticket sui negligenti, coloro appunto che non si presentano agli appuntamenti per le visite negli ambulatori pubblici o non ritirano i referti di esami sostenuti. Le prime reazioni Le prime reazioni al potenziale ticket sugli stravizi sono state positive. Secondo il rapporto "Ospedali e salute 2006" realizzato dall’Associazione italiana ospedalità privata (Aiop), quasi la metà dei nostri connazionali (42,9%) dice sì al ticket sul mancato ritiro dei risultati degli esami. Il 19,7% è d’accordo con quello sul ricorso non urgente al Pronto soccorso, il 18,9% lo pagherebbe per analisi non strettamente necessarie. |