Saltami addosso, verrebbe voglia di dire. Invece questo e’ il titolo di un nuovo reality che noi abbonati, sempre piu’ sconcertati di Sky, avremo la fortuna di vedere nell’immediato futuro.
La formula merita qualche riflessione. Assistiti da un "giornalista, opinionista televisivo e autore del libro "col cacchio che ti faccio pubblicita’ [N.d.R.]", oltre che insegnante di galateo aziendale ed etichetta internazionale nelle principali aziende italiane e in diverse sedi di Confindustria e Camera di Commercio", due candidati si contenderanno uno stage in azienda, prodromo ad un eventuale assunzione, magari con contratto a progetto. In America hanno gia’ fatto qualcosa del genere, ma li’ la competizione era per mantenere un posto da megadirigente. Se andavi male ti prendevano a calci in culo e ti cacciavano via in diretta TV. Qui si fanno le cose all’italiana, in economia e alla volgiamoci tutti bene. "Il confronto tra i due candidati si farà prima sul luogo di lavoro in cui dovranno dimostrare le proprie capacità in un’intera giornata sul campo. Nel tentativo di creare il "candidato perfetto" per quel lavoro, il Coach osserverà con attenzione la prova per poi sottoporli ad un rigoroso make-over, dando consigli utili, perché la ricerca di un lavoro richiede preparazione, creatività ma anche una certa astuzia. " Ecco, in linea con Survivor e l’isola dei famosi, la ricerca di un posto di lavoro diventa competizione e lotta per la sopravvivenza, che non solo richiede preparazione e make over (e che cacchio sarebbe?), ma anche astuzia. Ci aspettiamo che i candidati, a questo punto, oltre ad avere tre lauree, abbiano anche una certa familiarita’ con il polonio o sappiano redigere dossier compromettenti. Dopo essersi dotati di opportuna copertura morale "Se il lavoro è dignità, ogni professione va evidenziata e riconosciuta in quanto tale. Per fare questo, bisogna prepararsi ad affrontare il mondo del lavoro nella maniera migliore, consapevoli di quello che si va a fare e con gli strumenti giusti." gli organizzatori del reality non esitano a mettere in scena le ansie e le aspettative di un ragazzo o di una ragazza per un pidocchioso stage. Se anche si trattasse di un’assunzione come ambasciatore a Parigi, ci sarebbe da farsi girare le balle, immaginatevi per uno stage attivato sulle seguenti figure " il vetrinista, la puericultrice, l’estetista, il commesso, l’agente immobiliare e tutte quelle figure che rispecchiano la domanda del mondo del lavoro.". E sarebbe questa l’idea del mondo del lavoro che hanno gli autori del programma? E’ lecito pensare che del lavoro non sappiano nulla, non avendolo mai incontrato nella vita. In ogni caso, se siamo arrivati al punto che cercare un lavoro diventa un’impresa interessante come fare naufragio su un’isola, ci dobbiamo seriamente preoccupare. In quanto ai reality, basta ipocrisie. Ecco la mia versione di unanimous. Mettiamo 10 persone armate di mazza in una stanza vuota. Una sola bottiglia d’acqua ed una pagnotta, con la promessa di farli uscire dopo una dieci giorni. Sono sicuro che la cosa sarebbe interessante.
Per chi pensa che io abbia scherzato e che una trasmissione del genere sia troppo stupida per essere vera, questo e’ il link, andate a leggere di persona.