Il tattoo è un marchio, una sorta di "marchio del possesso".
E' prendere (o riprendere) possesso del proprio corpo, alcune volte per donarlo. Come quelli che ci mettono il nome della ragazza, o il simbolo del loro amore. Inutile dire che ci sono chirurghi estetici convenzionati con studi di avvocati divorzisti....
Il più delle volte, tatuarsi, è dire che siamo liberi. Liberi di fare del ns corpo quello che vogliamo. Spesso il tattoo segna l'inizio di un periodo, o la fine di un altro. I tattoo devono essere dispari, almeno così dicono.
Il tatuaggio nascosto è lo spirito di libertà innocente, che nn vuole far male a nessuno.
Quello sulla schiena è fanculare il mondo, è far vedere agli altri che quando si va via, lo si fa perché nessuno ci può mettere sotto.
Quello sulla spalla, se lo vedi, è il segnale che non sarà mai tua. Non per molto, almeno.
Su braccio e polso è l'indipendenza, il legame solo con se stessi, a meno che non sia "dedicato", ovvio.
L'inguinale indica una gestione libera della propria sessualità. Ma libera nn vuol dire facile, eh, che per le facili bisogna guardare dietro.
La caviglia e il polpaccio sono per le persone discrete, che non chiedono nulla.
Mi affascina il meccanismo di scelta delle immagini. Che avviene sempre dopo la decisione di tatuarsi, almeno per la prima volta. Insomma, nn importa cosa, ma qualcosa devo disegnarmi addosso.
La ragazza che mena, degli articolo 31 ha un tatoo sulla schiena. Infatti ha un caratteraccio.
Ricordo ancora quando tipo 3 anni fa, ubriaco, in un locale della padania, andavo cercando qualcuna con qst "configurazione": piercing al naso + pearcing all'ombelico + tattoo alla spalla. Non vi racconto il disastro che ne nacque.
E voi, dove ce l'avete? Ve lo fareste? Non vi chiedo dove...
Tatueggiantemente Vs ///U.