Nick: Nieth Oggetto: terrore psicologico Data: 16/12/2006 19.50.8 Visite: 151
la mia maestra di religione alle medie. ci faceva un vero e proprio lavaggio del cervello. più che una maestra, sembrava una di quelle suore da convento del settecento. di quelle con un paio di baffi che possono permettersi solo carabinieri e suore. e anche la mia maestra un pò di baffi ce li aveva. avrebbe dovuto insegnare storia delle religioni, una panoramica.. e invece si dedicava solo a quella cristiana. senza risparmiare frecciatine amare alle "religioni degli infedeli".
ma il vezzo principale della mia insegnante di religione erano le raccolte fondi. aspettavo quell'ora di religione settimanale con angoscia. già sapevo che ci avrebbe propinato la sua raccolta fondi o, per meglio dire, la sua estorsione.
per fare una cosa carina, aveva deciso che, a turno, le nostre mamme avrebbero preparato una torta (rigorosamente non con crema o altro, ma secca) e che poi, durante la lezione, l'avremmo spartita in classe pagando mille lire per una fetta, da destinarsi alla raccolta fondi.
ora non so voi, ma mia madre le torte non le sa fare. e lavorava. il che significa che non poteva mettersi a casa a fare la torta, quando sarebbe toccato il mio turno. se provavi a spiegarlo all'insegnante, si incazzava pure. ma vaffanculo va... poco ci mancava che mia madre dovesse prendere le ore di permesso per mettersi a fare sta torta. nel cui impasto, ve lo giuro, avrei scatarrato più e più volte.
cmq, tornando alle raccolte fondi.. me ne ricordo qualcuna. come quella per il ragazzo che era rimasto paralizzato e doveva operarsi in non so che clinica del nord. poveraccio, sicuramente. ma quando ho saputo come è successa la cosa, ho potuto solo stabilire che sto tizio era un idiota. sapete come si era paralizzato? alla fantozzi. tuffandosi a mare da uno spuntone, direttamente sopra gli scogli. se fai una cosa del genere, mi dispiace che ti paralizzi, ma sei un deficiente. e noi no, per l'amore cristiano, tutti a fare e ricomprare sta torta.
guai se ti capitava di dimenticarti la mille lire.. ti faceva una chiavica. una volta che io quei soldi me li ero dimenticati (eh, alle medie andavo spesso senza una lira, visto che non avevo dove spendere) mi giocai il tutto per tutto, dicendo che la torta non la volevo. sticazzi, la mille lire ce la dovevo mettere per forza. e quello fu uno dei primi debiti che feci.
dopo tutti sti casi umani, la raccolta fondi divenne perenne quando la scuola decise di adottare una bambina di non so che paese africano, con l'adozione a distanza. con tutti gli italiani negli orfanotrofi.. ma vabbè, quello è un altro problema. e da quel momento in poi, per i tre anni delle medie ogni martedì uno di noi arrivava con sta cazzo di torta (che spesso faceva pure schifo), e noi, tarchiati, agitavamo la nostra mille lire mentre ci mettevamo in fila come per la distribuzione del pane con la tessera. ue' gianlù dimmi la verità, ma in quella foto.. il mio blog: http://www.bananaamotore.splinder.com / |