Virtuale: agg.che si fonda sulla simulazione del reale mediato da mezzi elettronici: viaggio v., sesso v.
da http://www.demauroparavia.it
Un termine che secondo me si usa spesso a sproposito.
Psicologi ed intellettuali: "Oggi giorno molte persone vivono spesso tutto in maniera vituale e non vivono la realtà!"
Il popolo: Non stare sempre davanti a sto computer! Jesce, toc e' femmine!
Ma leggere un libro non è immergersi in un mondo (anche se parla di cose reali) virtuale?
Vedere un film a cinema o in tv non è lo stesso?
E poi da quando c'è la tv (accesa spesso per ore e ore) non viviamo in continuazione la vita degli altri? Che vita reale è una vita dove si guarda gli altri che vivono (e/o fanno finta di farlo)? Noi ci immedesimiamo continuamente in personaggi veri e/o inventati. Giochiamo con loro, soffriamo, ci innamoriamo con loro (ed etc) , tramite loro.
La nostra realtà è spesso virtuale.
Anche le ideologie religiose e politiche non sono altro che suggestioni (alle volte millenarie) reali (perchè incidono fortemente sulle nostre esistenze) di mondi virtuali. Mondi utopici.
Noi "sentiamo" attraverso gli altri, da sempre. Già da quando c'erano gli aedi (vedi ovviamente Omero). La tecnologia ha soltanto moltiplicato e amplificato la nostra innata virtualità.
I nostri stessi valori sono spesso virtuali. Infatti noi li mettiamo alla prova poche volte, Gli eroi (veri o reali) li mettono alla prova. Eroi che noi ammiriamo proprio per questo. Perchè vivono i nostri valori fino in fondo. Mentre noi li viviamo in parte ,spesso, solo virtualmente.
Anche chi non ha mai acceso un computer in vita sua vive un'esistenza in gran parte virtuale.