Nick: ANnAbELLA Oggetto: Cuccioli sequestrati Data: 29/12/2006 13.51.3 Visite: 212
Prosegue l’odissea dei cuccioli di cane e di gatto, provenienti dall’Ungheria, sequestrati il 15 dicembre scorso dalle fiamme gialle a Coccau di Tarvisio. È notizia di ieri che tutti i cuccioli superstiti, per ora 84, saranno venduti all’asta, quando le loro condizioni di salute ed i tempi di vaccinazione lo consentiranno. Lo ha comunicato la Procura della Repubblica di Tolmezzo ai 57 soggetti affidatari degli animali. I cuccioli erano stati trovati mentre viaggiavano nel cuore della notte stipati in un furgone, diretto in Italia e guidato dai trafficanti, ora accusati di maltrattamento di animali, tentativo di frode in commercio e falso in atto pubblico commesso da privato. Sono intanto saliti a 46 i cagnolini che, tra i 128 esemplari di razza pregiata più un gattino persiano, non ce l’hanno fatta: molti di loro erano giunti in Italia già con la gastroenterite ed anche alcuni esemplari del canile sono stati contagiati e sono ora in trattamento. Come detto tutti i cuccioli superstiti saranno venduti all'asta, quando le loro condizioni di salute ed i tempi di vaccinazione lo consentiranno. La Procura della Repubblica di Tolmezzo lo ha comunicato ai 57 soggetti affidatari degli animali, ritenuti così idonei anche dal provvedimento del magistrato titolare dell'inchiesta che esprime il proprio parere favorevole agli affidamenti temporanei inoltrati dagli Amici della Terra, ma li informa anche che tutti gli animali saranno a breve posti all'asta, compresi quelli che stanno trovando casa in queste ore. La data è ancora incerta, ma potrebbe trattarsi già di fine gennaio. I tempi di conclusione dei procedimenti penali, anche diversi anni, risultano, infatti, incompatibili rispetto alle finalità di tutela e salvaguardia dell'integrità fisica e psicologica sia degli animali oggetto del sequestro, che dei loro custodi. L'esito di un processo è poi tutt'altro che certo ed il rischio di dover strappare gli animali, ormai adulti, dalle braccia e dall'affetto di coloro che i quattrozampe hanno giustamente ormai fotografato e amato come padroni, ha indotto ieri il magistrato, titolare dell'inchiesta, alla sofferta decisione di porli prossimamente all'asta. Essa rappresenta, infatti, ha spiegato, l'unico provvedimento in grado di far acquisire, in maniera definitiva e immediata, la proprietà dell'animale ai soggetti aggiudicatari, di evitare dolorose separazioni e di non mettere più in discussione lo status di padrone. Per questo la Procura della Repubblica ha deciso che il periodo di custodia di questi cuccioli, affidati ai privati per la tutela della loro salute, sarà breve per non turbare la psicologia dell'animale e delle persone che li hanno in affidamento. Essi saranno tempestivamente informati su modalità e tempi di esecuzione dell'asta, ancora da definire. L'orientamento è, comunque, quello di tener conto dell'importante contributo di queste persone che con le loro amorevoli cure hanno contribuito a salvare molti cuccioli, sottraendoli alla pericolosa carica batterica che lo stare assieme a quelli di loro arrivati già malati avrebbe comportato per esseri così piccoli. Potrebbero essere esclusi dall'asta titolari di allevamenti e di negozi del settore. È stato inoltre specificato, per chi in queste ore sta ancora ricevendo in custodia uno di questi cuccioli, che nessun compenso è dovuto per l'affidamento temporaneo dei cuccioli e che le eventuali offerte di denaro sono da ritenersi a esclusivo sostegno dell'associazione che le riceve.
Ciao Papà... |