Nick: MuS|CA' Oggetto: Il cazzo ischeletrito Data: 2/4/2004 17.12.1 Visite: 148
S'era seccato... come prosciugato... Aveva vagato quanto aveva voluto, accolto volentieri nella maggior parte dei casi, ma i rifiuti gli facevano un baffo... il tempo e l'ambiente erano dalla sua. In quei momenti, fugaci duraturi mendaci amati interrotti goduriosi rifocillanti... si sentiva immortale! Non faceva caso a chi lo accoglieva (sempre il più delle volte) ma le rare volte che entrava per amore qanche la vita raddoppiava finché... l'incomprensione portava al rifiuto e allora via per un altro portone... E ora era lì, secco, a capo chino come per vergogna non sapeva neanche lui se per come aveva vagabondato o per la superficialità o per la troppa spavalderia esibita o per come si era ridotto... E, per la prima volta nella sua vita, si ritrovava davanti a uno specchio a chiedersi "PERCHE'?" Non gli sembrava una cosa giusta, lo avessero almeno avvertito prima, all'inizio... prima che tutto cominciasse forse avrebbe amato di più... forse eh!? Non è detto che avrebbe funzionato. Però non gli sembrava proprio giusto... e ora, cosa se ne faceva? ma soprattutto... chi lo avrebbe più accolto?? Di tutte le avventure che aveva vissute era quello che più gli dava la gioisa di vivere, essere accolto bene! Lo guardò ancora, un'ultima volta... poi pensò... "Non lo faccio più!" P.S. Mi scuso con gli uomini se non dovessero riscontrare in questo raccontino sentimenti per loro riconoscibili, ma è scritto da una donna che ha fatto finta di essere un uomo :* |