Nick: ******| Oggetto: I rom? muriamoli Data: 3/1/2007 9.9.45 Visite: 140
Milano studia un muro contro i rom Richiesta residenti, il Comune dice ok E' un muro la soluzione per il problema del campo nomadi di via Triboniano a Milano. Una proposta fatta dagli abitanti della zona e che il Comune ha inserito nel piano studiato con forze di sicurezza e associazioni di assistenza per rispondere alla richieste di chi ci abita. "Vogliamo quel recinto", dicono gli abitanti. Ma l'assessore ai Servizi sociali, Mariolina Moioli, frena: "Ma che muro, bisogna integrare". La stessa cosa, però, non la pensano i residenti, che vogliono andare avanti sulla loro strada. "Da tempo chiediamo la separazione fisica tra noi e loro e finirà che non ce la daranno neppure stavolta. Non vogliamo avere più niente a che fare con i rom, stiamo diventando razzisti", hanno fatto sapere. Intanto, hanno preso il via i lavori per la sistemazione del campo nomadi. In programma la pulizia dell'area e un sopralluogo di operatori dell'Aem per pianificare l'illuminazione della zona e l'avvio del cablaggio dei 33 container che ospiteranno circa 200 rom. Il resto delle persone trasferite verrà sistemato nel vicino campo di via Barzaghi. Il programma degli interventi è stato pianificato dai rappresentanti della Protezione civile, della polizia locale, della Casa della carità, dell'ufficio nomadi e dell'area tecnica dell'assessorato alle Politiche sociali, frutto delle decisioni prese in Prefettura dal tavolo per la sicurezza, la cui convocazione era stata richiesta con urgenza dal sindaco di Milano Letizia Moratti. Dopo il sopralluogo al campo in via Triboniano, dove nel pomeriggio del 31 dicembre un incendio ha distrutto una cinquantina di roulotte in cui alloggiavano famiglie rom, Moratti aveva annunciato che sarebbero state ripristinate al più presto condizioni igienico sanitarie accettabili nel campo. "Si tratta di un problema di solidarietà, di assistenza e di ordine pubblico - ha dichiarato il sindaco - . Il Comune si impegnerà a far rispettare il patto di legalità e sicurezza sottoscritto in Prefettura".
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